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Idee, slogan e stoccate fra Sala, Balzani, Majorino e Iannetta

Lavoro, periferie, slogan e sogni. Di questo e di molto altro si è parlato nel corso del primo vero confronto tra i quattro candidati alle Primarie del centrosinistra a Milano.

I TEMI

Il primo applauso della gremita platea del Dal Verme è per Giuliano Pisapia che siede tra le poltrone della prima fila. Poi, una grande ovazione per i quattro candidati, Francesca Balzani, Antonio Iannetta, Pierfrancesco Majorino e Beppe Sala, che si sono posizionati davanti ai loro microfoni rigorosamente in piedi. Non sembrano tesi, sorridono e si respira un’aria di sano antagonismo. Ready, go! S’inizia subito e i ritmi sono decisamente americani, domande sintetiche, tre minuti a testa per rispondere, un solo diritto di replica per un minuto. Tasse, lavoro, periferie e futuro sono i principali temi toccati dai candidati alle primarie del Pd.

TASSE

Questo è l’anno della local tax, è necessario che le tasse locali non siano trasferite allo Stato, è importante che restino nelle città per essere investiti nelle periferie” ha detto la Balzani. L’avversario Sala a questo punto ha precisato: “Giusto tenere le tasse qui ma in virtù di un progetto, mi riferisco alla costruzione della più grande città metropolitana, cioè Milano”. L’esempio da seguire è quello di Manchester e della sua “area privilegiata” creata con fondi nazionali. Majorino ha puntato invece al cambiamento alla “riforma della macchina comunale, alla possibilità di avere maggiori risorse per il Welfare e al riscatto sociale”. Conclude Iannetta che invece ha concentrato l’attenzione su “giovani, start up e agevolazioni fiscali, portando a termine i progetti che sono già in corso”.

LAVORO E PERIFERIE

Si ricollega proprio al tema dei giovani e delle start up quello, il secondo argomento trattato dai candidati, quello del lavoro, a cui si lega il “problema delle periferie”. La proposta più “comunale” è arrivata dalla Balzani che ha auspicato a una gestione dell’edilizia da parte dei dirigenti di Palazzo Marino (grazie alla presenza di Metropolitana di Milano) e ha aggiunto: “Anche le case dell’Aler dovrebbero essere gestite dal Comune”. Majorino ha scelto invece di far leva sui fondamenti della sinistra, in cima alla lista il diritto alla casa. “Cancelliamo lo scandalo delle 9500 case vuote, creiamo una nuova generazione di lavoratori, anche grazie alle iniziative imprenditoriali del Comune”. La parola chiave dell’intervento di Sala è invece continuità. “Gli interventi straordinari non servono, bisogna fare qualcosa che rimane”. Mister Expo ha specificato poi sul tema lavoro: “Occorre puntare sul turismo, la tecnologia e la cultura”. Iannetta ha concluso il giro di interventi sostenendo che “la vera spinta può arrivare da un sostegno agli under 30 che hanno il coraggio di mettersi in gioco”.

I SOGNI

Per la Milano del futuro, la Balzani punta su professionalità e formazione. “Mi piacerebbe creare una Borsa degli Spazi così da permettere il libero confronto tra domanda e offerta, liberando il privato”. L’attuale assessore alle Politiche Sociali vorrebbe una città più smart, più attenta all’ambiente e che si costruisca attraverso le iniziative più piccole che sono spesso le più significative. “La prima cosa che vorrei fare è adibire lo spazio di via Soderini a Casa della Letteratura e del Sapere  seguendo l’esempio della “biblioteca di condominio” di via Rembrandt”. La promessa di Sala è la riapertura dei Navigli (come aveva già detto sabato scorso al Piccolo Teatro Strehler). “Non importa se ci vorrà del tempo, volevamo già farlo con Expo e adesso ancora di più vogliamo riuscirci. La riapertura dei Navigli regalerebbe di nuovo a Milano una delle sue più antiche tradizioni”. Chiosa: “Un’idea potrebbe essere vendere Sea (la società che gestisce Linate e Malpensa) così da ottenere risorse impiegabili in altre cose”.

L’APPELLO AL VOTO

Gli ultimi minuti sono stati dedicati all’appello al voto. Il vicesindaco Balzani sostiene che “la cosa più importante è la partecipazione. Le primarie sono un’esercizio di libertà“. Majorino ha citato don Lorenzo Milani invitando le persone ad andare a votare e a mettere davanti il “mi interessa e non il me ne frego“. Sala si è offerto come migliore alternativa: “Votate me, sono pronto. Conosco bene la macchina del Comune e faccio questa scelta per amore per la mia città. Il mio motto è innovazione e inclusione“. Infine, Iannetta ha chiuso avvicinandosi alla platea e spiegando che “la vera alternativa siamo noi che ci siamo messi in gioco per chi è libero dalle logiche di scuderia“.

MAJORINO VS SALA

Se il fair play l’ha fatta da padrone per tutta la durata del confronto, c’è da dire che non sono mancati gli accenni ad alcune polemiche. A lanciare un paio di stoccate a Beppe Sala è stato l’assessore Majorino che prima ha fatto riferimento ad alcuni incontri con esponenti del centrodestra (in particolare con Maurizio Lupi), che Sala avrebbe tenuto prima dell’ufficializzazione della sua candidatura. Poi, Majorino ha parlato del bilancio di Expo: “E’ stata la rivincita di tutti i milanesi, di chi ci ha creduto un po’ di più e di chi ci ha creduto un po’ di meno. Poi, certo mi piacerebbe sapere che bilanci ci lascia”, ha detto con un filo di sarcasmo. Replica di Sala: “E’ pericolosissimo lasciar passare l’idea che Expo lascia i buchi, è un bilancio certificato, e poi diciamolo, la grande Hannover ha perso un miliardo con la sua Expo, noi abbiamo chiuso in utile facendo la più bella Expo dell’ultimo ventennio. Diffido chiunque dal diffondere questa idea assolutamente sbagliata”.

LE PAROLE DI PISAPIA

Alla conclusione della manifestazione, il sindaco Pisapia si è intrattenuto qualche minuto con i giornalisti e ha detto: “Mi servono ancora un paio di dibattiti come questo per scegliere per chi voterò”.

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