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Perché Obama ha vietato l’isolamento in carcere per i minori

L’isolamento nelle carceri federali per i detenuti giovani e per chi ha commesso reati minori potrebbe condurre a “conseguenze psicologiche devastanti e durature”. E per questo va abolito. Barack Obama cita Papa Francesco nell’annunciare uno dei provvedimenti che vuole facciano parte della sua “legacy”, l’eredità che ogni inquilino della Casa Bianca lascia alle generazioni future.

L’OP-ED DI OBAMA

La società, ha scritto il capo di Stato Usa riprendendo le parole del Pontefice in un editoriale pubblicato ieri sera sul Washington Post, “può solo beneficiare dalla riabilitazione dei detenuti”. Con questo, ha aggiunto, “lasceremo ai nostri bambini un Paese più sicuro, più forte e degno dei nostri ideali più alti”.

LE PAROLE DELLA CASA BIANCA

“Come possiamo”, ha rimarcato ancora Obama, “sottoporre i detenuti a un isolamento non necessario, conoscendo i suoi effetti, e poi aspettarci che tornino nelle nostre comunità come persone integre? Questo non ci rende più sicuri. È un affronto alla nostra comune umanità”.

I NUMERI DELLA MISURA

La riforma di Obama, che riguarda anche l’espansione delle cure per i disturbi mentali – spiega il New York Times -, toccherà fino a 10mila detenuti nelle carceri federali, che rappresentano un decimo circa di quelli in isolamento in tutto il territorio statunitense. Per il momento, rileva il quotidiano, la misura esclude infatti le prigioni statali (alcuni Stati si sono mossi in precedenza per conto loro, come la California, che ha posto limiti stringenti all’uso della pratica, o Colorado e New Mexico, che hanno ridotto il numero dei detenuti costretti in cella d’isolamento).

LA STORIA DI KALIEF BROWDER

Per spiegare le ragioni della misura intrapresa, nel suo intervento sul WaPo Obama ha menzionato la storia di Kalief Browder, sedicenne del Bronx accusato nel 2010 di aver rubato uno zaino. Incarcerato a Rikers Island, il ragazzo è stato posto in cella d’isolamento per circa due anni. Nel 2013, senza aver subito alcun processo, è stato rilasciato, ma subito dopo si è suicidato in casa, a 22 anni (qui la storia raccontata dal New Yorker).

LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA

L’annuncio di Obama – ricordano i media Usa tra i quali Politico – è arrivato dopo che il presidente, nell’ambito di una più ampia riforma della giustizia penale, aveva chiesto al segretario alla Giustizia Loretta Lynch, di esaminare la questione dell’isolamento. Ora, rimarca ancora il Nyt, con questo annuncio il capo di Stato Usa ha in pratica comunicato l’adozione delle raccomandazioni presentate dal dipartimento di Giustizia al termine di quella fase di studio.

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