E’ scoppiata la guerra della reversibilità. Da dove nascono le polemiche? Leggiamo insieme la lett. b) dell’articolo 1 del disegno di legge povertà; uno degli obiettivi della delega è il seguente: ‘’b) la razionalizzazione delle prestazioni di natura assistenziale, nonché di altre prestazioni anche di natura previdenziale, sottoposte alla prova dei mezzi, compresi gli interventi rivolti a beneficiari residenti all’estero, fatta eccezione per le prestazioni legate alla condizione di disabilità e di invalidità del beneficiario’’.
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Niente di nuovo sotto il sole. Già la legge di stabilità per il 2016 al comma 388 dell’articolo 1 aveva previsto l’adozione di «uno o più provvedimenti legislativi di riordino della normativa in materia di trattamenti, indennità, integrazioni di reddito e assegni di natura assistenziale o comunque sottoposti alla prova dei mezzi, anche rivolti a beneficiari residenti all’estero, nonché in materia di accesso alle prestazioni sociali, finalizzati all’introduzione di un’unica misura nazionale di contrasto alla povertà, correlata alla differenza tra il reddito familiare del beneficiario e la soglia di povertà assoluta, e alla razionalizzazione degli strumenti e dei trattamenti esistenti».
(QUI SI POSSONO LEGGERE LE ALTRE PUNTURE DI SPILLO DI GIORNATA A CURA DI CAZZOLA)