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Ecco come le feluche sgomitano con Gentiloni e rampognano Tusk e Cameron

Le feluche, vecchie e nuove, sono solcate sempre più da passioni e voglia di esternare, se non in pubblico almeno in privato.

IL SUBBUGLIO

Così, dopo la netta presa di posizione dei giovani diplomatici contro la decisione del governo di nominare un non diplomatico, come il manager e politico Carlo Calenda, rappresentante permanente in Europa per l’Italia, ora è un folto gruppo di feluche in pensione, ma attive comunque in ambienti della Farnesina, a prendere cappello per quelle che – al Circolo di Studi diplomatici – appaiono concessioni eccessive quelle contenute nell’accordo in fieri con la Gran Bretagna dal presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk. Così le feluche che danno vita al Circolo hanno fatto avere per vie brevi all’esecutivo critiche e suggerimenti sull’intesa in cantiere per evitare la Brexit.

LA PREMESSA

Secondo le feluche a riposo sono “inquietanti” le “prospettive dell’integrazione europea”. Questo perché nell’attuale formulazione “le proposte del Presidente del Consiglio Europeo suscitano serie riserve”, si legge in una bozza di documento poi inviata in una veste formale ai vertici dell’esecutivo che Formiche.net ha letto.

LE CRITICHE

Ecco alcune delle critiche. Primo: “L’obiettivo dell’“unione sempre più stretta” prevista nel Trattato non può essere sottoposto a interpretazioni riduttive”. Secondo: “La non partecipazione del Regno Unito all’Euro non può comportare alcun diritto di veto sulle decisioni dei Paesi che vi partecipano. Terzo: “Ferma restando la libera circolazione dei cittadini europei, i diritti dei lavoratori migranti comunitari in Gran Bretagna non possono essere limitati che in circostanze eccezionali congiuntamente definite e rigidamente regolamentate, e comunque non per tempi indeterminati”. Quarto: “Un maggior coinvolgimento dei Parlamenti nazionali nel processo europeo non può rimettere in discussione i poteri del Parlamento Europeo né le prerogative della Commissione”.


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