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Così Renzi ha intortato Grillo e Casaleggio sul ddl Cirinnà

Tra i corvi anche una poiana può essere scambiata per un’aquila. Succede così anche a Matteo Renzi quando è costretto a misurarsi con i “ragazzi di vita’’ del M5S. Sul disegno di legge Cirinnà i “grillini’’ hanno fatto la figura dei pifferi di montagna: volevano “suonare’’ il Pd; sono rimasti “suonati’’ loro. Sul piano tattico, il premier/segretario li ha fregati, magari avvalendosi di “carte false’’, le quali, quando la politica ha smarrito ogni principio, servono ugualmente allo scopo di mettere in difficoltà l’avversario. A cominciare sono stati i ‘’grillini’’ con la mossa sulla libertà di coscienza (come se una coscienza l’avessero davvero) nel voto sulla stepchild adoption. Il duo ‘’magico’’ Grillo-Casaleggio, da buoni comunicatori, si sono accorti che la norma contestata era non solo odiosa, ma anche poco condivisa dall’opinione pubblica ed hanno imposto un passo indietro al ‘’Movimento’’, liberi di votarla secondo coscienza i senatori, assumendosene in prima persona la responsabilità. E’ sopraggiunta poi la questione dell’emendamento-canguro, nella votazione del quale al M5S veniva chiesto semplicemente di svolgere il ruolo degli Ascari, colmando gli eventuali vuoti nelle file del Pd. Sottraendosi all’impegno di votare il testo a firma Marcucci, i “grillini’’ volevano che venissero allo scoperto, davanti all’opinione pubblica, le contraddizioni e i contrasti tra le varie anime dei dem. Renzi invece non solo è riuscito a scaricarli ricomponendo strumentalmente la maggioranza di governo (di cui non gliene può fregar di meno), ma è stato capace di imputare loro persino la marcia indietro sulla stepchild adoption.

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In sostanza, per essere “politicamente corretti’’ e svolgere il ruolo loro assegnato nella strategia del Pd, i ‘’grillini’’ avrebbero dovuto votare l’emendamento-canguro, che, di per sé, costituiva una forzatura del regolamento. Il loro rifiuto – nonostante il ribadito impegno a votare la legge –  ha dato l’opportunità a Renzi di scaricarli attribuendo loro lo stralcio delle norme più discutibili. Così Renzi è riuscito a coprirsi le spalle sul fronte della destra e delle gerarchie vaticane, consegnando gli incauti “grillini’’ in pasto alle Erinni di sinistra.

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Silvio Berlusconi era intercettato dai Servizi di sicurezza Usa? Dove sta il problema? Alla richiesta di spiegazioni, l’Amministrazione americana ha affermato che operazioni siffatte vengono compiute soltanto a ragion veduta e quando ci sono dei buoni motivi. Del resto, dal 2008 al 2011 l’ex Cav lo hanno pedinato, ripreso, intercettato in tanti da suscitare la curiosità e l’interesse della Casa Bianca. Ad agire, anziché spie, erano, forse, degli agenti speciali “guardoni’’.

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