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Milano-Francoforte. Sui derivati due pesi e due misure

E così abbiamo condannato qualche banchiere per una storia di derivati impropri venduti da banche al Comune di Milano. Il PM Robledo ha affermato che trattasi di un giudizio storico, essendo la prima volta che la mancanza di trasparenza da parte delle banche nel rapportarsi a entità governative viene considerato un crimine. In attesa dell’appello.

In attesa dell’appello apprendiamo da Bloomberg News che questi derivati sono con tutta probabilità andati contro le regole di gestione del debito perché in parte destinati a ottenere liquidità, così almeno disse un testimone al processo nel maggio di quest’anno. Gli swap in questione non erano dunque fatti per immunizzare dal rischio d’interesse come invece dovevano essere.

Viene da chiedersi cosa succederebbe alla Goldman Sachs se si dimostrasse una qualche analogia di comportamento con i suoi swap con il Governo greco che tanto dolore hanno causato alla popolazione ellenica. Ma purtroppo non possiamo saperlo: la BCE è riuscita ad ottenere e proteggere la mancanza di trasparenza di tali operazioni riugiandosi dietro la gonnella dei giudici europei.

Ora abbiamo un motivo in più per dire alla Bce che è tempo che riveli i dettagli di quella transazione per eliminare definitivamente anche solo il benché minimo sospetto che essa possa coprire qualche operazione considerata, a Milano, criminale.

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