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Cosa manca alla Turchia per poter entrare nell’Ue

RECEP TAYYP ERDOGAN MINISTRO TURCO

L’art. 1 bis del trattato di Lisbona, che istituisce l’Unione europea dice testualmente: “L’Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia,dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze. Questi valori sono comuni agli Stati membri in una società caratterizzata dal pluralismo, dalla non discriminazione, dalla tolleranza, dalla giustizia, dalla solidarietà e dalla parità tra donne e uomini”.

Questa solenne dichiarazione pone problemi in varie direzioni. Anzitutto il caso turco. Sino a che punto il regime turco è coerente con i principi e i valori enunciati? E siccome non lo è (curdi, stampa, parità, tolleranza, solidarietà) come può essere accettata la sua domanda di entrare nell’UE? E’ appena il caso di notare che qui si tratta di paragonare il disprezzo per i principi con le urgenze della questione immigrati. Non si può negare che la Turchia sia il paese più esposto, ma come anche immaginare che la solidarietà sia pagata a un certo prezzo in euro?

Oltre al caso turco ci sarebbe poi da chiedersi quali stati applichino davvero il concetto di solidarietà e se certi comportamenti siano compatibili con l’appartenenza all’Unione. Oppure se questa sia solo una facciata dietro la quale c’è il vuoto morale e politico?



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