Ho letto che Matteo Salvini avrebbe promosso una manifestazione di protesta, il 1° aprile, sotto la casa di Elsa Fornero a San Carlo Canavese. Ovviamente, nel mirino leghista sarebbe la riforma delle pensioni del 2011. Dal leader della Lega c’è da aspettarsi di tutto. Non che arrivasse, però, al punto di ripetere un gesto volgare di intimidazione proprio nella giornata in cui è tradizione organizzare degli scherzi. Rischia, così, di non essere preso sul serio. E’ tanto difficile dedicargli un po’ di considerazione in una giornata normale che persino i leghisti più creduloni crederanno, il 1° aprile, di essere presi…. per il sedere dal loro capo.
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Per festeggiare il 1° aprile come si conviene ovvero con uno di quegli scherzi che sollevano delle sonore risate e danno prova di intelligenza, il prode Salvini dovrebbe pensarne un’altra. Cominci col rilasciare nei prossimi giorni delle dichiarazioni che annunciano un significativo ripensamento sulla riforma Fornero, dovuto alla scoperta che le norme più importanti di quella legge erano opera di Giulio Tremonti ministro del precedente governo di centro destra di cui la Lega faceva parte. E che la flessibilità del pensionamento fu eliminata attraverso il c.d. scalone, introdotto da Roberto Maroni, allora titolare del Lavoro. Per spiegare il nuovo indirizzo del partito Matteo Salvini convochi, poi, una conferenza stampa per il 1° aprile e in quella circostanza prepari delle cartelle – naturalmente di colore verde – da distribuire ai giornalisti con su scritto ‘’Le proposte della Lega in materia di pensioni: con la Fornero, oltre la Fornero’’. E faccia trovare all’interno soltanto un enorme “pesce d’aprile’’: ritagliato anch’esso su carta verde, mi raccomando.
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“Non è il tempo degli sciacalli, ma non è neanche il tempo delle colombe’’: così Matteo Renzi ha commentato – con una delle solite battute ad effetto – gli attentati di Bruxelles. Restiamo in attesa di sapere dal premier che tempo fa.
