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Il precipizio Usa evitato rassicura Borse e Mister Spread

Gli Usa allontanano lo spettro del disastro economico, le borse festeggiano e lo spread tra Btp e Bund scende sotto quota 290, a 287 punti, obiettivo prefissato dal premier uscente Mario Monti.

In extremis la Camera degli Stati Uniti ha approvato nella notte la legge licenziata dal Senato per evitare il baratro fiscale che prevede l’aumento delle tasse per chi guadagna oltre 400 mila dollari l’anno o per le coppie che ne incassano oltre 450 mila. Il provvedimento rinvia di due mesi i tagli alla spesa pubblica.

I mercati europei brindano all’accordo e dopo un’apertura in netto rialzo aumentano i guadagni. Londra sale del 2,45%, Parigi del 2,35%, Francoforte del 2,06%. Milano, la migliore finora, guadagna il 3,67%, bene anche Madrid a +3,27%. Negativo invece il giudizio sull’intesa che arriva dall’agenzia di stampa statale cinese Xinhua: gli Stati Uniti vanno verso “un abisso dal quale non usciranno mai”.

Il giorno è da annotare anche per il traguardo raggiunto dagli interessi sul debito italiano. La soddisfazione di Monti per il livello toccato oggi dallo spread viene espressa su Twitter. “Oggi lo spread tra Btp e Bund tedeschi ha finalmente toccato i 287 punti”.

E’ l’ex ministro Renato Brunetta, coordinatore dei dipartimenti del Pdl, a tornare alla carica contro Monti e l’”imbroglio dello spread”. “Come volevasi dimostrare. Ancora una volta è la crisi fiscale e finanziaria americana a condizionare borse e spread in Europa, nel bene e nel male. Senza accordo sul Fiscal Cliff le borse nelle settimane scorse erano in rosso e gli spread in risalita”.



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