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Chi è l’ex capo di Stato maggiore arrestato per golpe in Turchia

Ismail Hakki Karadayi, ex capo di Stato maggiore turco, è stato arrestato questa mattina nella sua casa di Istanbul nell’ambito delle indagini sul golpe del 28 febbraio 1997, noto con il nome di “golpe post moderno”, che portò alle dimissioni dell’allora premier Necmettin Erbakan, leader della destra islamica turca, e che è considerato l’ultimo intervento dei militari turchi nella vita civile del Paese.

Stando a quanto riportano i quotidiani turchi, la polizia sta ancora perquisendo la casa dell’ex ufficiale. L’ordine di arresto per Karadayi è arrivato dopo che il generale in pensione Cevik Bir, arrestato anche lui nella stessa inchiesta, ha denunciato il numero uno delle forze armate turche, chiedendo che venisse interrogato sui fatti.

Nella sua deposizione, il generale Cevik ha fornito informazioni dettagliate su come il gruppo di studi occidentali (Bcg) fu fondato e su come Karadayi fosse perfettamente a conoscenza della sua esistenza. Si tratta di un gruppo di militari che aveva iniziato a spiare l’operato del governo Erbakan, raccogliendo illegalmente informazioni su centinaia di persone. Karaday ha sempre negato di essere al corrente dell’esistenza del Bcg e delle sue attività.

Durante il golpe post-moderno i militari forzarono Erbakan alle dimissioni senza intervenire direttamente con le forze armate come successo nel golpe del 1980. Il premier si dimise in seguito a una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale, il 18 febbraio 1997.

Karadayi non è l’unico capo delle forze armate ad avere problemi con la giustizia. Ilker Basbug, capo di Stato maggiore fino al 2008, è attualmente in prigione con l’accusa di fare parte di Ergenekon, organizzazione segreta di stampo ultranazionalista, che secondo l’accusa aveva come obiettivo rovesciare il governo islamico-moderato guidato da Recep Tayyip Erdogan.

Dopo ben quattro colpi di Stato in meno di quarant’anni, oggi il potere dei militari è ampiamente ridimensionato grazie a una serie di riforme promosse dal premier Recep Tayyip Erdogan.
Parallelamente, però, decine di ufficiali sono stati coinvolti nelle inchieste su Ergenekon e il golpe del 1997. Arresti che hanno sollevato molte critiche da chi pensa che le inchieste siano semplicemente tentativi di epurazione.



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