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Effetto 5 stelle su pensioni e Corte costituzionale?

Sono convinto che i risultati clamorosi delle amministrative abbiano costretto parecchia gente a riflettere seriamente sulle possibili conseguenze.
Certo, da che mondo è mondo, la scelta dei sindaci è una cosa, mentre il “voto politico” è altra cosa. Da un lato, si vota un sindaco, ossia una persona della comunità locale, più o meno nota nei suoi trascorsi personali e sociali. Dall’altro, si vota – in teoria – per scelta ideologica, non per scelta civica.
Si vota? Si votava. Si votava, perché l’esito clamoroso del ballottaggio a favore dei 5S testimonia che – pur di dare botte morali a Renzi – una massa di elettori, di sinistra-centro-destra, è capace di abbandonare i pregiudizi ideologici e di favorire (turandosi il naso o no?) la novità grillina, anziché le figure strutturate del PD, vecchio e nuovo.
Pensateci un attimo: il varo di pseudoriforme abborracciate e di difficilissima applicazione pratica, a partire dalla riforma Madia, per finire alle nuove regole che tagliano 203 prestazioni sanitarie, fino a ieri essenziali.
Ora, arriva il gruppone dei sindaci grillini. Gente giovane, motivata, pulita.  Soggetti “nuovi”, come erano – solo 3-4 anni fa – quelli della Leopolda.
Paradossalmente, i renziani sono stati rottamati, almeno a livello locale. Per ora.
I fatti concreti ci diranno se le Raggi, le Appendino e i loro amici saranno in grado di amministrare concretamente le città loro affidate.
Vedremo. Ma, ora, i 5S sono chiamati concretamente alla prova e la loro azione locale avrà effetti anche su tutto il Paese.
Sulla politica, perché Renzi sarà costretto a rincorrere l’onda grillina. Vedremo se cambierà la legge elettorale, ora.
Vedremo, di certo il REFERENDUM ELETTORALE di Ottobre diventa un K2 per Renzi, che non ha la struttura fisica né l’allenamento di un alpinista serio.
Ma, oltre a Renzi, ALTRI debbono fare, a breve, scelte concrete.
Ci riferiamo alla CONSULTA (Corte Costituzionale) che dovrà decidere (dal 5 luglio in poi) sui ricorsi dei pensionati triveneti (Leonida, Confedir, Federspev) contro il contributo di solidarietà imposto dagli ultimi governi e mantenuto da Renzi (legge 109/15 e 208/15), alla faccia del monito ripetuto della Consulta stessa (da ultimo, la sentenza 70/15).
I grillini, da sempre, sono contrari ai vitalizi ed alle super-pensioni.
I grillini, da sempre, sostengono che debba esserci una proporzionalità tra contributi versati e pensione goduta.
Vedremo cosa deciderà la Consulta.
Una volta per tutte dovrebbe dire che i conti della previdenza debbono essere separati da quelli dell’assistenza.
Una volta per tutte, dovrebbe dire (pensiamo NOI) che una cosa sono i PRIVILEGI INGIUSTIFICATI dei parlamentari e dei politici vari (ovvero, vitalizi non proporzionali ai contributi) ed un’altra cosa sono le PENSIONI MEDIO-ALTE (da 3.000 euro lordi/mese in su) LEGATE A CONTRIBUTI VERSATI.
La CONSULTA….dovrebbe….. Vedremo cosa deciderà, in concreto.
Ancora una volta, fatti e non parole… ”  E le stelle stanno a guardare..”

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