Skip to main content

Tutte le fiammate anti evasori della Guardia di Finanza

Una base imponibile lorda di 30 miliardi di euro, di cui ben 21 miliardi per fittizia residenza all’estero di persone fisiche e società, 7 miliardi per stabili organizzazioni non dichiarate e 2 miliardi per il transfer pricing: i dati forniti dal ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, sono la sintesi dell’attività della Guardia di Finanza nei 444 interventi dello scorso anno finalizzati al controllo economico del territorio e alle operazioni finanziarie e societarie transnazionali, uno dei principali obiettivi delle Fiamme gialle nel più ampio «contrasto delle frodi, dell’evasione e dell’elusione fiscale internazionale» che, ha detto Padoan, «continua a rappresentare una sfida pressante per il nostro Paese». Tanto che solo nei primi cinque mesi di quest’anno la Finanza ha scoperto 3.300 evasori totali. Secondo il ministro, «la corruzione, la criminalità economica anche sui mercati finanziari, i molteplici canali che alimentano l’economia sommersa illegale, si basano sull’utilizzo di sofisticati strumenti giuridici e tecnologico e sul carattere transnazionale delle operazioni finanziarie e societarie». Sono fenomeni che possono «colpire e inquinare il tessuto economico e il sistema finanziario».

Il ministro è intervenuto alla festa per il 242° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza, presente il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e ne ha approfittato per ribadire segnali di ottimismo per il futuro. «Per sostenere la ripresa più rapida e duratura – ha detto Padoan – è necessario il rilancio degli investimenti. Lo scorso anno per gli investimenti fissi lordi si è registrato un aumento dello 0,8 per cento dopo il -3,4 del 2014 e il -6,6 per cento del 2013». Quest’anno, ha aggiunto, le aziende pianificano un’ulteriore espansione del 2 per cento sia nell’industria che nel terziario. Non solo Padoan, ma anche il generale Giorgio Toschi, comandante della Guardia di Finanza, ha sottolineato il ruolo del comparto navale del Corpo impegnato quotidianamente con altre Forze armate nel salvataggio di profughi in mare «coniugando il rigore della legge con un profondo senso di umana solidarietà». Nella stessa occasione si è festeggiato anche il 200° anniversario della fondazione del Servizio navale (oggi composto da 4.500 unità e 320 imbarcazioni) e come riconoscimento per questi due secoli in mare Mattarella ha decorato la bandiera di guerra del Corpo con la medaglia d’oro al valore della Guardia di Finanza.

Significativo il bilancio delle Fiamme gialle nei primi cinque mesi del 2016. Nella lotta all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali sono stati scoperti 3.300 evasori totali, 840 società «fantasma» costituite per sfuggire al fisco, 220 casi di trasferimento indebito all’estero di redditi societari e sono stati sequestrati patrimoni per 300 milioni di euro. Per la tutela della spesa pubblica sono stati individuati finanziamenti europei e nazionali illecitamente richiesti per un valore di 360 milioni di euro, individuati 5.500 frodatori di risorse pubbliche, 98 dei quali arrestati; 1.850 responsabili di reati contro la pubblica amministrazione, di cui 118 arrestati, e sono stati segnalati danni erariali dovuti a sprechi e malagestione di risorse pubbliche per 2 miliardi di euro.

Nell’ambito della lotta alla criminalità economico-finanziaria sono state sottratte 220 aziende e sequestrati beni e patrimoni per 1,3 miliardi alla criminalità organizzata, con 1.000 denunciati per riciclaggio e 300 per autoriciclaggio. 41 milioni i prodotti con marchi contraffatti sequestrati. Si aggiungono, nella lotta antidroga e alla criminalità organizzata, 6 tonnellate di droghe sequestrate con 748 narcotrafficanti tratti in arresto. Infine, 33 scafisti sono stati arrestati nel corso dell’attività di controllo dell’immigrazione in mare.



×

Iscriviti alla newsletter