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Metalmeccanici, contratto con Confimi e stallo con Federmeccanica

Firmata da Uilm e Fim l’ipotesi di accordo innovativo per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici della piccola e media industria Confimi. Le delegazioni delle imprese e dei lavoratori, provenienti da diverse regioni del centro-nord, erano guidate rispettivamente dal presidente di Confimi Meccanica, Riccardo Chini, e dai segretari generali di Fim e Uilm, Marco Bentivogli e Rocco Palombella. La trattativa è stata avviata il 6 maggio scorso sulla base della piattaforma rivendicativa presentata dai suddetti sindacati per rinnovare il contratto nazionale scaduto il 31 maggio che interessa circa 80mila lavoratori metalmeccanici della piccola e media industria. Al momento della firma tra le parti è giunto anche il presidente di Confimi Industria Paolo Agnelli.

PALOMBELLA SPIEGA “SOCRATE”

“Si tratta di un risultato importante che dimostra come è esigenza condivisa fare i contratti valorizzando la contrattazione collettiva basata su due livelli”. Così Rocco Palombella, segretario generale della Uilm (affiancato dal segretario nazionale Luca Colonna che ha seguito l’intero negoziato), ha commentato l’intesa in questione che prevede prevede, tra i diversi punti, un incremento salariale fino al maggio del 2017 di 25 euro, più altri 5 euro derivanti dalla voce relativa all’assistenza sanitaria.

“Inoltre – spiega Palombella – abbiamo introdotto l’applicazione di uno specifico contratto a termine d’inserimento lavorativo (denominato “Socrate”, ndr) in cui si prevede l’assunzione di personale, rientrante nelle categorie svantaggiate, per un arco temporale che va dai 6 ai 18 mesi. La fattispecie prevede uno sconto del 15% applicato alle aziende rispetto ai minimi tabellari vigenti. Al termine del periodo contrattuale previsto, in caso di conferma, il lavoratore verrà retribuito col trattamento del Ccnl. Invece, in caso di mancata riconferma, il lavoratore riceverà per intero l’elemento retributivo non corrisposto nel periodo in cui ha lavorato. A nostro giudizio si tratta di un modo utile ad incentivare le assunzioni nel settore metalmeccanico”.

Nel dettaglio, il contratto, che scadrà, quindi, il 31 maggio 2019, definisce gli incrementi dei minimi salariali nazionali a partire dal primo settembre prossimo. Le parti si incontreranno entro il mese d’aprile 2017 per definire gli incrementi successivi. Inoltre, verrà erogata una somma a copertura del periodo 1 giugno-31 agosto 2016, pari a 75 euro, a titolo di una tantum.

LA COMPETITIVITÀ SECONDO CHINI

Secondo Riccardo Chini, presidente di Confimi meccanica, “la firma di questo contratto è un momento fondamentale per il settore che è un asset per il Paese e per il mantenimento dei livelli di competitività dell’intero comparto industriale, il cui sviluppo dipende in larga misura dalla capacità del settore metalmeccanico di crescere e rinnovarsi perseguendo costantemente la politica dell’innovazione; questo spiega l’impegno e la determinazione con cui siamo arrivati al rinnovo del contratto che costituisce l’architrave del progetto di valorizzazione e rinnovamento che,come Confimi Meccanica, stiamo portando avanti fin dalla nostra costituzione”.

L’APPREZZAMENTO DI BENTIVOGLI E ALBERTA PER CONFIMI

Proprio ieri una dichiarazione di Nicola Alberta, segretario nazionale della Fim aveva fatto presagire che oggi tra Confimi e i sindacati metalmeccanici di Cisl e Uil ci sarebbe stato un epilogo positivo. “Confimi – aveva affermato Alberta – rispetta le corrette relazioni sindacali e negozia il rinnovo dei contratti, questo per la Fim-Cisl ha valore, al di là di quello che pensa il segretario generale della Fiom Maurizio Landini che in una dichiarazione ha avuto parole inspiegabili e sprezzanti nei confronti di Confimi e di Fim e Uilm, che evidentemente non avrebbero titolo di negoziare il rinnovo di un contratto nazionale. Continueremo a lottare e negoziare, in tutti i settori e con tutte le associazioni di impresa, per rinnovare i contratti e tutelare in modo ampio ed efficace tutti i lavoratori, perché questo è il compito di un sindacato serio, quale la Fim-Cisl ha dimostrato di essere”. Se la Fiom non ha firmato il contratto in questione, è invece impegnata a rinnovare, insieme a Fim e Uilm, quello con Federmeccanica-Assistal, tuttora al palo dopo otto mesi di trattativa tra le parti. Il segretario generale della Fim, Marco Bentivogli, poco prima di mettere la propria sigla sul testo dell’accordo, al tavolo della sede nazionale di Confimi, ubicata nella romana via Livenza, ha spiegato che quello odierno rimane al momento l’unico rinnovo contrattuale nel settore metalmeccanico. “Diversamente da Federmeccanica – aveva sottolineato il leader della Fim solo dieci giorni fa – è apprezzabile la volontà di Confimi di fare il contratto in tempi stretti e di valorizzare sia le relazioni sindacali che la contrattazione collettiva”. Come oggi è avvenuto.

IL SEGNALE PER FEDERMECCANICA

Ancor più diretto il collega della Uilm, Rocco Palombella: “Credo che l’accordo contrattuale determinato – ha ribadito – rappresenti anche un segnale importante per la nostra controparte che tuttora fatica a rinnovare il contratto scaduto lo scorso 31 dicembre e riguardante più di un milione e mezzo di lavoratori metalmeccanici. La verità è che la trattativa in questione è ferma e riprenderà dopo le ferie estive. Nel settore dell’industria si sono chiusi numerosi contratti con le regole vigenti, ma Federmeccanica si ostina a voler realizzare una riforma contrattuale in categoria, eliminando di fatto il doppio livello di contrattazione. Sarebbe il caso che gli stessi vertici di Confindustria, senza indugiare oltre, ricordassero agli imprenditori metalmeccanici i tanti contratti che hanno avuto finora un epilogo positivo. Il sindacato metalmeccanico e quello confederale lo hanno fatto presente più volte, ma finora non c’è stato riscontro. Non vorremmo che a settembre le cose si ingarbugliassero ancora di più”.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI DEL SINDACATO METALMECCANICO

La Fim ha svolto ieri i lavori del Consiglio nazionale. Palombella riunirà l’Esecutivo nazionale della propria organizzazione il 26 di luglio; il giorno dopo si ritroveranno unitariamente le segreterie di Fim, Fiom e Uilm; i metalmeccanici della Cgil faranno il punto della situazione a Bologna tra domenica e lunedì prossimi. Appuntamenti che avranno all’ordine del giorno un solo punto, ovvero come risolvere la vertenza del rinnovo contrattuale proprio con Federmeccanica ed Assistal.

Al momento di una cosa c’è certezza. Prima delle ferie d’agosto non succederà nulla a tal riguardo. Per eventuali buone nuove ci vorrà l’autunno.


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