Nei giorni scorsi il Corriere della Sera – che, dopo la segnalazione di Formiche.net, aveva denunciato il caso con un poderoso articolo di Gianantonio Stella – ha intervistato uno dei protagonisti (purtroppo non ricordiamo il nome) degli strafalcioni di cui è rigonfio il nuovo Codice degli appalti. Le spiegazioni del “reo confesso” sono sconfortanti: il Governo aveva fretta di varare il provvedimento, così gli è scappata qualche punteggiatura fuori posto; tanto gli italiani avrebbero capito lo stesso. Proprio così – secondo i Renzi’s brothers – le leggi (che si scrivono senza rileggerne il testo) si interpretano a senso. A parte il fatto che – basta osservare le rettifiche contenute nell’avviso pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale – erano errati anche tanti rinvii ad altre leggi (il che è un problema non facilmente risolvibile per coloro che devono applicare una normativa peraltro delicata e complessa e notevolmente cambiata rispetto alle regole precedenti) verrebbe da chiedere a quel signore e ai suoi colleghi se ricordano il responso della Sibilla cumana al povero soldato che era andato a chiedere lumi sul proprio destino in battaglia. ‘’Ibis redibis non moriebis in bello’’, gli era stato risposto. Il militare se ne era tornato a casa angosciato perché non aveva capito a quale dei verbi si riferisse il non. Sarebbe bastata una virgola al posto giusto per dare un senso compiuto alla frase e… alla sorte del militare.
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Dialogo tra un venditore di almanacchi ed un viaggiatore (Giacomo Leopardi ci perdoni):
Venditore: Vedo che sta andando a Milano. Che cosa pensa di Stefano Parisi? I giornali oggi dicono che si è proposto per la guida di uno schieramento di centro-destra in cui i moderati prevalgano sui radicali.
Viaggiatore: Lo conosco da anni. È molto bravo. Io confido che ce la faccia a realizzare il suo progetto.
Venditore: Se posso essere franco, credo che voi – sostenitori di Parisi – vi stiate illudendo. Pensa veramente che uno che non è stato capace di battere Giuseppe Sala sia in grado di vincere con Matteo Renzi. Vi affidate pur sempre ad uno sconfitto.
Viaggiatore: Anche Renzi, quando si andrà a votare (ammesso che sia ancora sulla scena politica), sarà uno sconfitto. Ed avrà perso in una sfida ben più cruciale di un’elezione amministrativa sia pure in una città come Milano. Mi riferisco al referendum.
Venditore: Sarà, ma confido che il prossimo anno verrò di nuovo qui a proporle l’acquisto del solito almanacco.
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‘’Di fronte all’estrema nemica/ non serve coraggio e fatica/ non serve colpirla nel cuore/ perché la morte mai non muore’’. (Fabrizio De Andrè)