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Ecco i cinque delfini di Bloomberg per la sua successione nella Grande Mela

Si sarà appena rimessa dopo i recenti problemi di salute, ma il nome di Hillary Clinton circola già nella Grande Mela. Dopo essersi fatto rieleggere per tre mandati consecutivi, Michael Bloomberg è infatti a caccia di un degno erede. Il sindaco di New York ha in mente cinque potenziali “delfini” con le credenziali giuste per raccogliere il testimone. Hillary Clinton è in testa alla wish list che includono anche un senatore e un miliardario dei media.

Si voterà a novembre e il New York Times ha letto nella testa del sindaco. Fino a poco tempo fa era opinione corrente che Bloomberg, lasciando il governo di Gotham City, avrebbe steso il tappeto rosso per Christine Quinn, la presidente del consiglio comunale. Non così semplice: a quanto pare, nel corso dell’ultimo anno Bloomberg e i suoi più stretti collaboratori hanno macinato nomi di potenziali alternative. L’idea del sindaco è che New York ha bisogno di uno come lui: qualcuno con lo stesso mix di celebrità, successo, fiducia in se stesso.

“Il sindaco è convinto di essere speciale. Vuole qualcuno ad altissimo livello per un lavoro che a suo giudizio è il secondo per difficoltà negli Stati Uniti dopo quello del presidente”, ha detto l’ex governatore democratico della Pennsylvania e sindaco di Filadelfia Edward G. Rendell, uno dei leader che, secondo il New York Times, sarebbe stato incitato a candidarsi per la successione.

Per statuto Bloomberg non può farsi rieleggere altrimenti non avrebbe avuto dubbi sul candidato ideale: lui stesso. Una quarta campagna elettorale viene considerata impossibile dai suoi sostenitori più sfegatati dopo che, con una mossa che all’epoca aveva irritato i suoi elettori, nel 2008 il sindaco Paperone aveva fatto cambiare la legge per presentarsi al terzo mandato. In testa alla ‘wish list’ del miliardario prestato alla politica ci sarebbe Hillary Clinton, personalmente incoraggiata a buttarsi nella mischia alla fine dell’anno scorso: la prospettiva di una Hillary sindaco è stata rilanciata dal ritiro dal Dipartimento di Stato e dalla recente malattia che ha posto una ipoteca sulla corsa della ex First lady alla Casa Bianca nel 2016.

Hillary non è sola. Oltre a lei e oltre a Rendell, altri cavalli su cui Bloomberg sarebbe disposto a puntare sono il suo vice Edward Skyler, il senatore di New York Charles Schumer e Mortimer Zuckerman, un altro miliardario dei media. “Me ne ha parlato, ma non è stato il solo”, ha confermato Zuckerman al New York Times. Tutti contatti che suonano di cattivo auspicio per la Quinn, per anni leale alleata di Bloomberg nel governo della metropoli. Dopo le rivelazioni sulle avances alla Clinton lo scorso dicembre il sindaco era tornato a proclamare la sua ammirazione affermando in conferenza stampa che “Christine ha fatto un enorme differenza per la città di New York”.

 



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