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Maker Faire Rome, tutti i dettagli sulla nuova edizione della fiera europea dell’innovazione

Sù il sipario per Maker Faire Rome, il più grande evento europeo sull’innovazione che quest’anno torna alla Fiera di Roma dal 14 al 16 ottobre. Ecco le novità dell’edizione 2016 svelate questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla Camera di Commercio di Roma, promotrice della manifestazione.

I CURATORI

A curare la più grande Maker Faire al di fuori degli Stati Uniti sono ormai da 4 anni, Massimo Banzi, co-founder di Arduino e Riccardo Luna, Digital Champion Italiano. Coordinatore esecutivo dei contenuti è Alessandro Ranellucci, affiancato da un team di coordinatori di area: Stefano Micelli, autore di “Futuro Artigiano” e professore della Ca’ Foscari di Venezia con Luca De Pietro, docente di Innovazione digitale all’Università di Padova, per il New Manufacturing, Fabio D’Agnano, direttore del Master in Architettura Digitale dell’Università IUAV di Venezia per Scuole, Centri di Ricerca e Università, Paolo Mirabelli per l’Area Droni, Sara Roversi, co-founder di You Can Group e Future Food Institute per l’Area Food e Chiara Russo, co-founder di Codemotion, per l’Area Kids.

I NUMERI

Spazi triplicati rispetto al 2015, 6 padiglioni, 100mila mq totali per oltre 55mila mq di superficie espositiva coperta. E ancora centinaia tra conferenze, seminari e workshop formativi, settecento progetti esposti, selezionati tra i 1.500 raccolti, tra cui alcune anticipazioni assolute come: i primi “Wakeskate” magnetici al mondo; We-Lab, il laboratorio di analisi portatile; Ortuino, l’orto domestico intelligente a misura di bambino; il ristorante del Futuro e, tra le novità più importanti di questa edizione, il R.o.m.e. Prize da 100mila euro. Sono 65 le aziende sponsor. Provengono, oltre che dall’Italia, dagli Stati Uniti e da numerosi Paesi europei e non, tra cui Austria, Francia, Germania, Olanda, Portogallo, Repubblica Ceca, Spagna e anche dalla Svizzera e Israele).

I TEMI

Al centro dei dibattiti ci saranno domotica, droni e robotica, stampa 3D, industria 4.0, Internet delle cose, credito, tecnologia applicata ai mezzi di trasporto, cucina e musica. La Maker Faire Rome propone anche una serie di demo-workshop, ovvero corsi dimostrativi sull’applicazione della fabbricazione digitale per le attività artigianali.

LA MAKER FAIRE 3D EXPERIENCE

Fondamentale l’appuntamento con Maker Faire 3D Experience, un evento in cui sarà possibile vivere in prima persona la proiezione di un contenuto esclusivo a base di smart cities, robotica e atmosfere che richiamano grandi pellicole come Matrix, Minority Report e Oblivion. A veicolare questa particolare esperienza di realtà virtuale sarà il visore 3D Bobo VR, che potrà essere finanziato attraverso il crowdfunding con Eppela ePostePayCrwod, per sottolineare il legame fortissimo tra la Maker Faire e la sharing economy.

IL CONTRIBUTO DI SCUOLA, UNIVERSITÀ E RICERCA

Grande partecipazione di Università, Centri di ricerca e scuole. Un’apposita area dedicata della Fiera ospiterà, assieme al Cnr, tutte le università pubbliche romane (Sapienza, Roma Tre, Tor Vergata) e le più importanti università italiane (tra cui i Politecnici di Milano e di Torino, gli Atenei di Firenze, Napoli, Siena e Trento) e anche l’Università di Pechino e l’Università di Coburgo. Un totale di 40 tra Università e Centri di ricerca italiani e stranieri.
Le scuole selezionate per esporre alla Maker Faire Rome sono 56 (40 istituti secondari e ITS italiani e 15 provenienti dai Paesi UE), quasi il doppio rispetto al 2015. Le scuole sono state scelte tra le 186 candidate che hanno partecipato con ben 285 progetti alla Call for Schools, realizzata in collaborazione con il Miur.

IL MONDO DEI DRONI

Quest’anno le novità del mondo dei droni si fanno spazio e raddoppiano gli spazi con ben due voliere che consentiranno lo svolgimento simultaneo di diverse attività. Nella più grande, di 800 mq al chiuso, l’associazione di piloti di droni da corsa “FPV Racing Club” svolgerà dimostrazioni di volo acrobatico con droni autoprodotti e pilotati con l’ausilio di occhiali per l’FPV (Front Person View) che consentono di guardare ciò che la telecamera a bordo del drone stesso inquadra. Nella voliera più piccola anche il pubblico potrà far volare i propri droni.

IL COINVOLGIMENTO DEI BAMBINI

Ben 8mila mq saranno dedicati ai bambini e ragazzi dai 4 ai 15 anni. Denso il programma di attività interattive per loro: laboratori tecnologici, tour guidati e isole didattiche dedicate a elettronica, making, robotica e coding. Nel corso dei tre giorni, si alterneranno anche dimostrazioni e spettacoli scientifici. I piccoli apprendisti maker potranno trasformare inoltre le loro idee in prototipi funzionanti come realizzare un braccio bionico, far funzionare un sensore, inventare il proprio gioco da tavolo, programmare un videogame ma anche divertirsi con il cibo grazie a 10 kids lab interamente dedicati al food.

AREA FOOD

Non mancheranno eventi, conferenze, laboratori e workshop tutti dedicati al mondo del cibo, tra cui “OffiCucina”, spazio ibrido tra una cucina e un’officina. L’area food sarà animata da serre, robotica, cibi del futuro, alghe, sensori, stampanti 3D, nuovi utensili e inconsueti oggetti di design. E per i visitatori più curiosi ci sarà la possibilità di assaggiare il cibo del futuro cucinato in modo alternativo e rivoluzionario al “Food Tech Jungle”, il ristorante del futuro.

PERFORMANCE SUL PALCO

Artisti e maker dedicati a progetti musicali si alterneranno sul palco dell’area Maker Musicnelle due giornate di sabato 15 e domenica 16 con le loro performance.



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