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Una diatriba alle bollicine fra Obama e la Francia

Bollicine rigorosamente americane verrano usate per brindare alla cerimonia inaugurale del secondo mandato del presidente americano Barack Obama. La scelta ha suscitato un incidente “diplomatico” che può sembrare irrisorio, ma che tale non è per i produttori francesi di champagne.

Spulciando tra le righe del menù del pranzo che lunedì 21 gennaio si terrà subito dopo il giuramento dell`inquilino della Casa Bianca alla Statuary Hall, la sala delle statue al Congresso, si legge che uno Champagne della California verrà servito insieme al dessert, una torta di mele dell`Hudson Valley (NY) con gelato alla panna, formaggio stagionato e miele.

Il problema è che la parola “champagne” può essere usata solo per i vini nati dai vigneti dello Champagne, in Francia. Il menù pertanto avrebbe dovuto essere più preciso indicando in un solo blocco “Champagne della California” e non “Champagne, California” come invece fatto. Una virgola dunque ha sollevato le ire dei produttori francesi, rappresentati in un`apposita lobby a Washington da Sam Heitner. E` lui ad avere portato “a tavola” la questione. In base a un accordo siglato nel 2006 tra Unione europea e Stati Uniti, l`azienda americana che prima di quell`anno produceva un prodotto chiamato “champagne”, può continuare a definirlo come tale ma con l`accortezza di indicarne, in un unico blocco, il nome e la sua provenienza.

Margie Healy, portavoce della casa vinicola californiana nata 130 anni fa, ha scaricato la colpa sul Comitato organizzatore dell`evento che – ha spiegato – ha messo la parola California erroneamente alla destra della dicitura “Korbel Russian River Valley Natural Champagne” e non a sinistra, come invece andava fatto in inglese. L`errore, riportato nel comunicato con cui il Comitato ha annunciato i piatti che verranno serviti il 21 gennaio, verrà corretto, ha garantito Healy. I menù, insomma, verranno ristampati nel rispetto dello Champagne francese.

Messo a punto dal Comitato di Capitol Hill dedicato alle cerimonie di inaugurazione, il menù intende ispirarsi alla tradizione agricola del Paese “ma con un tocco di modernità”, ha commentato il senatore Democratico dello Stato di New York Chuck Schumer, responsabile delle attività per l`inaugurazione del presidente.

I circa 200 invitati al pranzo comprendono, oltre alla famiglia Obama e a quella del vice presidente Joe Biden, leader del Congresso e della Corte Suprema e, tra gli altri, diplomatici.

Per prima sarà servita un`aragosta al vapore con una zuppa di vongole del New England accompagnata da un Riesling del 2010 in arrivo a Washington dai Finger Lakes, laghi nella parte settentrionale dello Stato di New York. E` la prima volta nella storia moderna che un vino newyorchese verrà servito al cosiddetto Inaugural Luncheon. Seguirà bisonte alla griglia con salsa ai mirtilli americani selvatici e, come contorno, tortino di patate rosse e salsa di rafano. Il piatto sarà “bagnato” da un Merlot da North Folk, Long Island.



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