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L’attentato a Tel Aviv era contro il boss Nissim Halperon

Era Nissim Halperon, il boss di una delle più importanti famiglie mafiose israeliane, l’obiettivo dell’attentato avvenuto oggi a Tel Aviv nei pressi del ministero della Difesa e del quartiere generale dell’esercito.

La conferma è stata riferita dalla polizia, che ha spiegato la dinamica: un motociclista si sarebbe avvicinato a un’auto e avrebbe lanciato un ordigno. Prima dell’esplosione, l’autista sarebbe riuscito a scendere dal mezzo e ad allontanarsi. La deflagrazione avrebbe investito un autobus che passava nelle vicinanze. L’esplosione ha lasciato almeno sette feriti.

Nissim Halperon è già scampato ad altri sette tentativi di omicidio, l’ultimo dei quali risale a sei mesi fa a Ramat Gan, nella periferia di Tel Aviv. Secondo la radio pubblica israeliana, il boss non si trovava a bordo dell’auto che è esplosa.

Da anni Israele è teatro di una feroce battaglia tra famiglie mafiose. Nel 2006, la polizia dello Stato ebraico ha creato una unità speciale, “la 443”, per lottare contro il crimine organizzato.



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