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L’ultimatum Ue a Google

Duro monito dell’Antitrust europeo a Google: il gruppo deve modificare le modalità con cui elenca i risultati delle ricerche internet oppure dovrà subire sanzioni per quelle che vengono ritenute “deviazioni” di come offre i suoi servizi. E in una intervista al Financial Times il Commissario europeo alla Concorrenza, Joaquin Almunia, parla chiaro e tondo di “abuso di posizione dominante”.

Un vero e proprio “ultimatum”, secondo il quotidiano finanziario britannico, mentre sono entrate nella fase critica le trattative tra Google e la Commissione, per cercare una soluzione condivisa sulle questioni sollevate dall’Antitrust. “Stiamo ancora indagando – ha detto Almunia – la mia convinzione è che (Google) operi deviazioni sul traffico” Internet.

“Stanno monetizzando questo tipo di attività, e della posizione di forza di cui dispongono nel generale mercato delle ricerche. Penso, temo, che non sia solo una posizione dominante – ha detto ancora Almunia – ma che ci sia un abuso di questa posizione dominante”. L’eurocommissario ha poi puntualizzato che le sue rimostranze riguardano unicamente le modalità con cui il gruppo presenta i risultati delle ricerche internet, non i dettagli dell’algoritmo matematico che viene utilizzato per effettuare le ricerche, e su cui Google mantiene la massima riservatezza.

Per parte sua Google afferma di “continuare a collaborare con la commissione europea”, ha risposto un portavoce interpellato sulla questione.

Secondo il quotidiano uno degli aspetti della possibile soluzione consensuale potrebbe consistere in un sistema di evidenziazione di quando i risultati riguardanti servizi operati dalla stessa Google – come le mappe, i dati sui voli o sugli acquisti online – ottengono piazzamenti privilegiati nelle ricerche internet.

Almunia ha ammesso che Google ha mostrato un atteggiamento più costruttivo nel corso di un incontro a dicembre, ma poi ha aggiunto che se le proposte di soluzione che presenterà a breve non risulteranno soddisfacenti, l’Ue sarà costretta ad avviare una procedura di violazione formale delle regole antitrust.



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