Skip to main content

Tutti i numeri e le potenzialità dell’industria estrattiva in Basilicata

La Basilicata vanta il più alto Pil pro capite tra le regioni limitrofe, un tasso di disoccupazione inferiore a quello del Mezzogiorno e una minore pressione fiscale. È al primo posto per alcuni degli indicatori che misurano il benessere equo e sostenibile e per la produzione di energia rinnovabile, e nella regione non si ferma il flusso turistico.

Sono questi  i risultati di una ricerca elaborata da Confindustria Basilicata in collaborazione con l’ufficio studi di Shell Italia E&P illustrata questa mattina nel corso di una conferenza stampa organizzata dall’Associazione degli industriali della regione. All’iniziativa hanno partecipato il vicepresidente di Confindustria Basilicata, con delega alle Politiche energetiche, Francesco Somma, il direttore commerciale di Shell Italia E&P, Tom Kjolberg, il presidente di Gruppo Giovani di Confindustria Basilicata, Francesco D’Alema, e il docente e Direttore di dipartimento della Facoltà di Agraria dell’Università di Basilicata, Severino Romano.

“La ricchezza del sottosuolo di cui la Basilicata è naturalmente dotata ha rappresentato e continua a rappresentare – nell’imprescindibile rispetto della salute e dell’ambiente – una irrinunciabile fonte di “energia”, in termini di crescita e sviluppo, per il presente di questa regione, ma anche per il futuro delle nuove generazioni”, ha commentato il vicepresidente di Confindustria Basilicata, con delega alle Politiche energetiche e ambientali, Francesco Somma.

LO STUDIO

La regione Basilicata concorre alla produzione nazionale di idrocarburi da quasi venti anni producendo oggi il 70% del greggio nazionale. “Il territorio (Regione e i comuni interessati dalle estrazioni) – si legge nello studio – ha ricevuto oltre 1 miliardo e 800 milioni circa di sole royalties dall’inizio delle operazioni”. Limitando l’analisi agli ultimi cinque anni di attività, le royalties versate ammontano a 840 milioni di euro, una media di 460mila euro al giorno. Ecco in sintesi i risultati ottenuti dallo studio condotto sulla base di dati provenienti da fonti istituzionali (Istat, Ministero dello Sviluppo Economico),

IL PIL

Il Pil pro-capite in Basilicata risulta dalla ricerca il più alto tra le regioni limitrofe e quello con il trend crescente più marcato. Dieci anni fa, nel 2005, la Basilicata presentava un Pil pro-capite superiore del 11% alla Calabria, ultima tra le quattro regioni in esame. Nel 2014, il distacco è del 16%.

L’OCCUPAZIONE

Il tasso di disoccupazione della Basilicata si attesta a livelli molto inferiori che nel resto del Mezzogiorno, sia come peso percentuale che come trend. Ciò per Confindustria è attribuibile con ogni probabilità alla presenza dell’Oil&Gas industry che ha contenuto gli effetti della crisi, creando migliaia di posti di lavoro non solo dell’indotto petrolifero, ma anche nell’indotto secondario: ristoranti, attività ricettive, etc.

I BENEDICI INDIRETTI

Dall’analisi è emerso che il contributo economico derivante dalle attività Oil & Gas genera anche benefici indiretti, quali la riduzione della pressione fiscale. “La Basilicata applica addizionali regionali inferiori a tutte le Regioni limitrofe. Anche a livello locale (comuni), è interessante notare come le addizionali comunali siano tanto minori quanto più il comune beneficia di royalties”, si legge nello studio. Il livello medio italiano pro-capite inoltre è pari a 2.000 euro per abitante. In alcune regioni del mezzogiorno, come la Campania, esso sale a 2.600 euro. Con l’eccezione della Puglia, la Basilicata presenta il miglior dato se confrontato alle regioni limitrofe (ISTAT, 2015).

IL BENESSERE EQUO SOSTENIBILE

Limitando l’analisi alle quattro regioni esaminate, la Basilicata si posiziona al primo posto per quanto riguarda gli indicatori del Benessere equo e sostenibile (BES) quali l’ambiente, l’istruzione, il Paesaggio, l’aspettativa di vita.

LE ENERGIE RINNOVABILI

La Basilicata secondo lo studio di Confindustria registra anche la più alta percentuale di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili sul totale prodotto: oltre il 70%, dato al di sopra anche delle medie nazionali. La produzione da fonti rinnovabili si concentra soprattutto nell’idroelettrico, ed arriva a coprire anche il 56% del fabbisogno interno della Regione, mentre dieci anni fa, nel 2006, la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili copriva solo il 15% della produzione totale.

IL TURISMO

L’attività turistica in Basilicata è aumentata significativamente negli ultimi anni. Nel 2015 la regione ha registrato un incremento di arrivi del 16,5%, contro il 3,3% di aumento a livello nazionale.

×

Iscriviti alla newsletter