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Perché io, pensionato, voterò No al referendum costituzionale

Un pensionato Inps-ex Inpdap, dovrebbe votare “NO” non tanto per motivi ideologici quanto per motivi pratici, di autodifesa. Le ideologie sono cadute, in questo millennio. Restano le lobbies, soprattutto economiche e politiche, i cui comportamenti sono guidati non dagli ideali ma dalla “pagnotta”.

Per una volta tanto, anche i pensionati – che lobby non sono ma solo un coacervo di individui “isolati”- dovrebbero pensare alla tutela delle loro “tasche”, quelle che la pseudopolitica continua ad aggredire. perché è più facile colpire i pensionati che i gestori delle banche, che la marea di gente che vive di politica e sulla politica. Perché è più facile colpire i pensionati che scovare gli evasori.

1) VOTO NO, perché il governo Renzi ha continuato ad applicare la Legge Letta che ha bloccato e blocca la rivalutazione delle pensioni “pubbliche” (superiori a 3 volte il minimo Inps). Il blocco dura dal 2014 ad oggi e continuerà anche nel 2017 ed oltre.

2) VOTO NO, perché il governo Renzi non ha rispettato la sentenza della Consulta che imponeva al Governo di restituire il maltolto ai pensionati (di cui al punto 1) ed ha invece varato (Settembre 2015) una legge che ci restituiva non più del 20% del furto 2014-2015, guardandosi bene dall’azzerare integralmente le penalizzazioni di Monti.

3) VOTO NO, perché lo stesso governo Renzi ha continuato a distribuire a destra e a manca “regalie ingiustificate”, per scopi elettorali.
Esempi? Infiniti: i 500 euro ai diciottenni, i finanziamenti a fondo perduto per la Campania ecc…

4) VOTO NO, perché il governo Renzi ha scelto Boeri come Presidente dell’Inps, quel Boeri che ha legami molto stretti con De Benedetti e che – da anni – ha ipotizzato che, per salvare i bilanci Inps, occorra colpire i pensionati pubblici dai 2.000 euro lordi/mese in su.

5) VOTO NO, perché il governo Renzi non ha imposto allo stesso Boeri una modifica sostanziale del bilancio Inps quella che dovrebbe separare nettamente i conti della previdenza dai conti dell’assistenza.

Non avendolo fatto, si continueranno ad accusare i pensionati “previdenziali” (ossia quelli che hanno versato i contributi per l’intera vita lavorativa) di essere responsabili dei “buchi Inps”. Falsità, come ha dimostrato lo studio del Prof. Brambilla (Primavera 2016): i buchi Inps sono dovuti all’esplosione delle spese “assistenziali, cioè sociali” e non alla spesa previdenziale “pura”, che è invece in pareggio, se non in attivo.

6) VOTO NO, perché il governo Renzi non ha versato all’Inps i 90 miliardi di crediti che l’Inps ha maturato (negli anni) da parte dei vari Governi. Chi lo ha detto? Il solito bocconiano (Boeri), che però non ha messo in mora il governo, per questo.

7) VOTO NO, perché questo governo – che doveva rivoltare il Paese come un calzino – npon ha varato una legge di profonda riforma fiscale. Una legge già scritta e depositata in Parlamento dal Cnel (sic!) tre anni fa. Una legge rimasta nei cassetti di Palazzo Chigi.

8) VOTO NO, perché anche questo governo non ha voluto ridurre le tasse ai pensionati che invecchiano, come invece avviene in taluni Paesi democratici. perché anche questo governo non ha voluto consentire ai pensionati lo scarico di parte di quella I.V.A. che continuano a pagare (senza poterla scaricare) sui generi necessari per vivere e per mantenersi in salute.

9) VOTO NO, perché “il Rottamatore” (!) non ha rottamato le regioni a statuto speciale e le province autonome, sedi di privilegi e di spese ingiustificati.

10) VOTO NO, perché Napolitano e Co. non ci hanno lasciato votare per un nuovo Parlamento e per nuovi parlamentari nel 2012-2013-2014-2015.



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