Può essere faticoso e umiliante guidare una città con il sospetto di aver commesso un reato che grava sulla propria reputazione. Ma se fai il sindaco o in genere il politico e hai la coscienza a posto, devi avere le spalle larghe per portare quel peso. Non servono beau geste né atti di stizza: il consenso ricevuto e le responsabilità accettate richiedono freddezza e capacità di andare avanti.
La magistratura se è seria faccia rapidamente il suo lavoro senza fughe di notizie e senza invasioni di campo, la politica se è in grado faccia la sua parte. A Milano come ovunque serve un sindaco a lavoro, non uno sdegnoso eroe in cerca di titoli ad effetto e pose divistiche.
Giuseppe Sala sospenda la sospensione e si rimbocchi le maniche. Perché se continua così chiudiamo Parlamento e governo e deleghiamo tutto all’Anm e a Raffaele Cantone.