“Dura, intrusiva, leale”. Con questi aggettivi si è descritta Danièle Nouy in un’intervista, a capo della Vigilanza della Banca centrale europea che sorvegliare sulle 120 principali entità bancarie della zona euro.
Nouy era segreteria generale dell’autorità francese di controllo e di risoluzione (Autorité de Contrôle Prudentiel et de Résolution). Ha controllato direttamente i recenti stress-test alle banche europee, tra cui quello di Mps in base al quale l’Istituto centrale con sede a Francoforte presieduto da Mario Draghi ha imposto alla banca senese un aumento di capitale (qui un articolo del direttore di Formiche.net, Michele Arnese) e poi ieri ha chiesto a sorpresa di incrementare i 5 miliardi di euro di ricapitalizzazione fino a 8,8 miliardi di euro.
Nouy è nata a Rennes nel 1950, ha 40 anni di esperienza nella vigilanza bancaria e fama di essere discreta e implacabile.
Nouy ha un master in Diritto civile e amministrativo all’Università Panthéon-Assas di Parigi e una laurea in Scienze politiche e amministrazione pubblica all’Institut d’Etudes Politiques. La passione per le finanze sono di famiglia: suo padre ha lavorato per anni nella Banca di Francia ed è lì dove Nouy ha cominciato la sua carriera professionale. Nella biografia ufficiale si legge che nel 1974 è stata supervisore della Commissione di Controllo delle Banche della Banca di Francia. Negli anni Ottanta è andata a New York per rappresentare la banca.
Insieme al presidente della Federal Reserve, Janet Yellen, e il direttore del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, Nouy è una delle donne più potenti del mondo finanziario internazionale.
Capelli biondi corti, Nouy è molto sobria nel vestire. Privilegia le giacche e i pantaloni. Il tocco personale lo aggiunge con maglie dei suoi colori preferiti e ricorrenti: verde, giallo e turchese. Inseparabili gli occhiali grandi, il rossetto rosso e un ciondolo dorato con la forma di un cuore. Nouy è sposata e ha due figlie.