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Il rapporto della discordia Usa sui gas tossici in Siria

In un rapporto del Dipartimento di Stato americano si afferma che il governo siriano avrebbe usato armi chimiche contro i ribelli il mese scorso a Homs, ma la Casa Bianca ha minimizzato le affermazioni contenute nel documento, diffuso dalla rivista Foreign Policy.

La rivista ha precisato che, secondo il rapporto scritto dai diplomatici americani in Turchia, ci sarebbero prove convincenti sul ricorso a gas tossici durante gli scontri avvenuti il 23 dicembre scorso a Homs. Gli autori del rapporto hanno raccolte le testimonianze di attivisti, medici e disertori. “Non possiamo affermarlo al 100%, ma i contatti siriani hanno presentato un caso convincente sull’uso dell’Agente 15 a Homs il 23 dicembre”, ha detto a Foreign Policy una fonte dell’amministrazione Obama.

Tuttavia, ieri il portavoce del Consiglio nazionale per la sicurezza, Tommy Vietor, ha minimizzato l’importanza del documento, affermando che non ci sono prove del ricorso alle armi chimiche da parte di Damasco. “Il rapporto circolato sui media su presunti incidenti con armi chimiche in Siria non corrisponde a quanto riteniamo vero riguardo al programma di armi chimiche siriane. Il Presidente è stato molto chiaro quando ha detto che se il regime di Assad facesse il tragico errore di usare armi chimiche, o venisse meno ai suoi obblighi di metterle al sicuro, il regime ne sarebbe chiamato a risponderne”, ha detto Vietor.

Il mese scorso, alcune fonti americane avevano rivelato che solo l’azione concertata di Stati uniti, Russia, Paesi arabi ed europei e Cina era riuscita a impedire, a novembre, al regime di Damasco di usare le armi chimiche.



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