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Come vivono i profughi ospitati nel campo Unhcr del Kurdistan iracheno. Le foto

L’apertura verso un nuovo mondo passa anche attraverso delle fotografie. Foto che ti sbattono in faccia la vita quotidiana dei profughi ospitati nel campo di Khanke dell’Unhcr nel Kurdistan iracheno e che nascono da un progetto dell’Unicef per un corso di tecniche fotografiche, dando modo a un gruppo di ragazze di esprimere i propri sentimenti e di crearsi un’opportunità di lavoro. Sono 12 le ragazze che hanno continuato a frequentare corsi di fotogiornalismo e 4 lo praticano come professione.

La mostra “Photographs of life in Khanke camp by yezidi girls” resterà aperta al Maxxi di Roma fino al 29 gennaio con ingresso libero, un’idea nata nel corso della visita del ministro della Difesa, Roberta Pinotti, in quell’area nel maggio 2016. Anche la brochure è stata realizzata dal ministero (qui in versione pdf).

Fuggendo dai massacri dell’Isis, nell’agosto 2014 oltre 400 mila yazidi scapparono di casa: molti vennero catturati e massacrati, altri riuscirono a raggiungere i campi profughi nel Kurdistan iracheno. Per un popolo, soprattutto nella componente femminile, non abituato all’immagine né tantomeno a essere oggetto di fotografie, riuscire a raccontare la propria vita e le proprie sofferenze usando una macchina fotografica rappresenta un riscatto e un’apertura mentale verso l’Occidente.



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