Annalisa Chirico, giornalista e scrittrice, si schiera. E lo fa nei confronti di Melania Trump, moglie del neo presidente degli Stati Uniti. Nel suo articolo “Prego, sparate su Melania” pubblicato su Panorama questa settimana, la Chirico non solo elogia la first lady, ma critica, sbeffeggiando, l’ipocrisia che si cela dietro il giudizio positivo su molte signore di alta borghesia, a cominciare da Jackie Kennedy.
“Lei sì che sprigionava eleganza e savoir faire, concubina di tre fratelli, con una schiera interminabile di amanti prima, durante e dopo il matrimonio di puro amore e nessun interesse, per carità, con il ruvido magnate Aristotele Onassis”, scrive ironicamente la Chirico di Jackie.
Perché se proprio bisogna dirla tutta, finora Melania è stata additata solo perché ha scelto The Donald e non per altro che sia vicino al suo temperamento – tra l’altro mite e composto ad oggi. E questo, afferma la giornalista, è quanto di più maschilista ci possa essere, dal momento che non si giudica l’identità della persona, ma il riflesso dell’uomo che ha accanto.
“Melania, plebea ripulita, aspira invano al ruolo che fu di Jackie Kennedy”, sottolinea la giornalista, mettendo in risalto che cosa si sarebbe potuto scrivere di lei, e del figlio Barron di soli dieci anni finito nel tritacarne delle critiche feroci anche lui, se solo avesse avuto la disinibizione, celata dal bon ton di Jackie O’.
Giudizi e critiche volati sia verso la persona, sia verso il matrimonio, sviscerato da gesti pubblici che possono dire tutto oppure niente, infatti ogni coppia, come dice la Chirico nel suo articolo “si fonda su alchimie imperscrutabili”.
Insomma le “colpe” di Melania Trump sembrerebbero essere tante, a cominciare dall’essere semplicemente la nuova First lady d’America.
Foto di Umberto Pizzi – riproduzione riservata