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Perché va ascoltata la Commissione parlamentare per la semplificazione

La Commissione parlamentare per la semplificazione ha concluso, pochi giorni fa, la sua indagine conoscitiva finalizzata a individuare le linee di azione per rendere più semplici e trasparenti i rapporti con gli utenti nei comparti finanziario, bancario e assicurativo. La Commissione, presieduta dall’On. Bruno Tabacci, nel corso dello scorso anno, aveva ascoltato il parere di diversi soggetti interessati.

L’incertezza normativa con tre livelli – quello europeo, quello nazionale e quello delle autorità di vigilanza – sommandosi alla crisi economica e alla delicata innovazione tecnologica produce inevitabilmente un senso di smarrimento per tutti gli operatori. Sovrapposizioni, stratificazioni, incongruenze e, di conseguenza, norme farraginose, complesse, illeggibili, con incertezze e contrasti interpretativi sono causa di un profondo senso di inadeguatezza e di sfiducia da parte dei protagonisti dell’economia.

È ora necessario che i risultati del lavoro svolto dalla Commissione parlamentare non vengano messi da parte ma, partendo da essi, si faccia tutto ciò che serve per una profonda e rapida semplificazione legislativa e amministrativa con l’obiettivo di un quadro normativo uniforme, coerente, armonico e non sovrabbondante o vessatorio secondo il principio della better regulation con procedimenti snelli, adempimenti limitati e razionalizzati. Mettere gli operatori nella condizione di muoversi in un quadro certo e semplice è condizione necessaria per riconquistare la fiducia e, per il Credito Popolare, la fiducia continua ad essere uno degli elementi caratterizzanti della propria mission.



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