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Redditometro? Uno spauracchio che colpirà solo i falsi poveri

“Il redditometro non sarà quello spauracchio che qualcuno vuole farci credere. I contribuenti onesti non devono temere nulla: non sarà né feroce né repressivo”. A dirlo è il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi, dopo che l’Ufficio studi dell’associazione degli artigiani ha ricostruito il reddito presunto dal fisco e quello minimo dichiarabile da alcune delle principali tipologie famigliari, sotto il quale il contribuente è potenzialmente accertabile.

“E’ chiaro che ad essere colpiti saranno solo i falsi poveri e chi sfacciatamente evade il fisco – prosegue Bortolussi -. Visto che per il 2013 il gettito previsto dall’applicazione del redditometro si attesterà attorno agli 815 milioni di euro, 715 attraverso l’autotassazione e gli altri 100 dall’attività accertativa, questo bottino peserà mediamente su ciascun contribuente quasi 20 euro, consentendo di recuperare lo 0,7% dell’evasione totale che è stimata attorno ai 115 miliardi all’anno. Insomma – conclude – con il redditometro il fisco recupererà solo le briciole”.

Nel dettaglio, secondo lo studio della Cgia una coppia senza figli, tra i 35 ei 64 anni, che nel Nordest dichiara un reddito complessivo al di sotto dei 7.642 euro all’anno sarà, molto probabilmente, chiamata dagli uomini del fisco a giustificare la sua posizione. Scende a 6.923 euro per un nucleo del Nordovest e progressivamente si abbassa ulteriormente nel Centro (4.643 euro) nel Sud (2.324 euro) e nelle Isole (270 euro).

Una coppia invece di anziani over 64 senza figli abitante nel Nordest si troverà in una posizione di rischio con un reddito inferiore ai 4.184 euro. Nel Nordovest la soglia di reddito non dovrà scendere sotto i 4.412 euro, mentre nel Centro l’asticella non dovrà andare sotto quota 2.018 euro. Nel Sud e nelle Isole tutti i nuclei familiari di questo tipo non avranno nessun problema.

Nel caso una coppia con 1 figlio ubicata nel Nordest dichiari meno di 10.097 euro si troverà in una condizione a rischio evasione, nel Nordovest l’asticella salirà a 11.361 euro per poi scendere a 7.727 euro nel Centro, a 5.261 euro nel Sud e a 2.519 euro nelle Isole.

Se una coppia con 2 figli residente nel Nordest dichiarerà meno di 12.647 euro, è molto probabile che sarà chiamata dall`Amministrazione finanziaria ad un contraddittorio preventivo. La stessa cosa capiterà ad una famiglia del Nordovest con un reddito inferiore a 14.184 euro, ad una del Centro con meno di 9.971 euro, per una del Sud con meno di 7.970 euro e ad una delle Isole con meno di 4.579 euro. Infine, per una coppia con 3 figli ubicata nel Nordest l’asticella sotto la quale si troverà a rischio evasione è fissata a 12.827 euro. Sale a 16.631 euro per un nucleo del Nordovest per riscendere a 10.013 euro nel Centro, a 7.242 euro nel Sud e ad 3.367 euro nelle Isole.

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