Skip to main content

Il bollettino della morte in America per l’epidemia influenzale

Continua la marcia dell’epidemia influenzale negli Stati Uniti con 30 Stati rispetto ai 24 di una settimana fa in cui “l’attività influenzale è estremamente intensa” e 48 in cui è “generalmente diffusa”: aumenta anche il numero dei bambini vittime della malattia stagionale arrivati a 29.

Nel fornire gli ultimi dati, lo stesso direttore dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc), Tom Frieden, ha messo in guardia: “Ci aspettiamo che sia il tasso di ospedalizzazioni che di morti continui a salire. Siamo solo a metà della stagione influenzale ed è naturale che più persone vengono infettate, piu’ possono crescere le complicazioni”.

Più di 5.000 persone si sono sinora aggravate al punto da richiedere ricoveri in ospedale. Secondo le cifre dei Cdc, l’influenza “sta continuando ad aumentare in una serie di aree del Paese particolarmente nell’Ovest, ma l’incidenza delle visite ai medici per la malattia appare a livello nazionale in lieve diminuzione”.

Più colpiti – ha sottolineato ancora Friedan – sono i bambini, con un tasso di piccoli ammalati pari a 18,8 per 100.000, e gli anziani. Per le categorie più deboli, anziani o adulti con disturbi pre-esistenti, i Cdc hanno raccomandato di utilizzare i farmaci antivirali come il Tamiflu al primo sintomo dell’influenza. “Per favore – ha raccomandato Frieden – prendete questa influenza seriamente, vaccinatevi se non lo avete fatto e prendete anti-virali se venite contagiati”.
Ad oggi il tasso di ospedalizzazione tra gli ultrasessantacinquenni è già a 82 casi ogni 100.000.
Quanto ai decessi, l’8.3% di tutte le morti registrate negli Usa nella seconda settimana di Gennaio sono attribuibili a complicazioni influenzali o polmonite: di solito questo dato a gennaio è sul 7.3%.



×

Iscriviti alla newsletter