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Ecco cosa dirà Obama per il suo secondo giuramento

Barack Obama giurerà tra poche ore davanti a circa 800mila persone, per l’inizio del suo secondo mandato presidenziale. Dopo pronuncerà il suo discorso inaugurale, a cui sta lavorando da diverse settimane, e che probabilmente farà riferimento a due leader statunitensi amati dal presidente: Abraham Lincoln e Martin Luther King.

D’altra parte, il suo secondo mandato inizia nell’anno del 150esimo anniversario della proclamazione di emancipazione voluta da Lincoln – quella che ha messo fine alla schiavitù negli Stati confederati – e del cinquantesimo anniversario della Marcia su Washington di King. Sulle copie della Bibbia appartenute proprio a Lincoln e King, d’altra parte, giurerà per il suo secondo quadriennio alla Casa Bianca. Ma niente politica. L’argomento resterà quasi sicuramente in calendario per il discorso all’Unione del prossimo 12 febbraio.

Secondo molti media americani, lo “speech” di oggi sarà breve, ma non quanto quello di Lincoln, che all’inaugurazione del suo secondo mandato usò soltanto 700 parole, pronunciate in sette minuti.

Per lo storico Douglas Brinkley, che ha recentemente incontrato Obama, “corto è meglio”. Il punto è che il discorso di inaugurazione di qualsiasi presidente al secondo mandato è generalmente dimenticato molto rapidamente, secondo gli esperti.

È stato il caso di Ronald Reagan nel 1985. In quell’occasione il clima gelido forzò gli organizzatori dell’inaugurazione a spostare al chiuso la cerimonia pubblica. Non solo: fu la temperatura (-14 gradi circa) e non tanto quanto detto da Reagan ad aprire le pagine di tutti i giornali del giorno dopo.

Se c’è un discorso ancora vivido oggi è quello di Lincoln, pronunciato nel 1865, sei settimane prima del suo assassinio. Le frasi finali di quel discorso, in cui Lincoln invocava una “pace duratura”, sono ora in tutte le sale cinematografiche grazie all’omonimo film di Steven Spielberg.



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