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In ricordo del maestro Alberto Zedda

Zedda, giorgio Girelli

È venuto meno sul campo Alberto Zedda, questo mite eroe della musica. Quasi che, incontrando difficoltà (che ci auguravamo temporanee) nel dirigere, la vita non avesse più senso.

Aveva tenacemente voluto – superando le forti perplessità di medici e familiari – venire anche quest’anno a Pesaro dai suoi giovani del Conservatorio e dell’Accademia per la esecuzione in forma di concerto della “Cenerentola”, evento forte della inaugurazione dell’anno accademico dell’Istituto rossiniano.

Come per il “Barbiere”, l’anno scorso. Ma il destino è stato avverso. E l’intenso cordoglio del Conservatorio Rossini si lega al ricordo della sua generosa e appassionata opera per la crescita culturale e professionale dei giovani, ai quali ha donato anche le sue ultime energie. E ricevendo da essi e dai tanti estimatori l’estremo saluto, nella camera ardente allestita nell’auditorium Pedrotti dell’Istituto, sede frequente del suo insegnamento e delle sue performance concertistiche.

(Nella foto il maestro Alberto Zedda viene premiato dall’ambasciatore Giorgio Girelli, presidente del Conservatorio Rossini, in occasione della sua direzione del “Barbiere di Siviglia” nel febbraio 2016)                    


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