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Chi sale e chi scende negli ultimi sondaggi elettorali

Centrodestra (27%) e M5S (14,2%) in crescita, centrosinistra (35,5%) in calo, Lista Monti stabile al 15,2%. E’ quanto emerge dalla rilevazione quotidiana che Sky TG24 ha commissionato all’Istituto Tecnè per monitorare le intenzioni di voto dell’opinione pubblica nel corso della campagna elettorale in vista delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. Le variazioni percentuali sono riferite alla rilevazione effettuata il giorno precedente.

Sul fronte delle coalizioni, quindi, quella di centrosinistra raggiungerebbe nel complesso il 35,5% (-0,3%), quella di centrodestra il 27% (+0,5%), i centrali di Monti manterrebbero il 15,2%, mentre il Movimento 5 Stelle raggiungerebbe il 14,2% (+0,2%) e Rivoluzione civile il 4,6% (-0,2%).

In base ai dati rilevati per i singoli partiti, invece, il Pd – si legge nella nota di Sky – si attesterebbe al 30,5% (-0,3%), Sel al 4,3% (+0,2%) mentre Altri di centrosinistra allo 0,7% (-0,2%). All’interno del centrodestra, il PdL avrebbe il 18,2% (+0,3%) dei voti, la Lega Nord si assicurerebbe il 5,2% (-0,1%) La Destra l’1,4% (+0,2%), Altri di centrodestra andrebbero al 2,2% (+0,1%). L’Udc si troverebbe al 4,2% (-0,1%), Fli stabile all’1,1% mentre Scelta civica raccoglierebbe il 9,9% (+0,1%). Invece, il Movimento 5 Stelle raggiungerebbe il 14,2% dei consensi (+0,2%), Rivoluzione civile il 4,6% (-0,2%), Altri stabili al 3,5% (-0,2%).

Infine, alla domanda su chi vincerà la competizione elettorale, il 45,7% ha risposto Pierluigi Bersani (-0,4%), il 17,8% Silvio Berlusconi (+0,3%), il 15,8% Mario Monti (-0,2%), il 9,4% Beppe Grillo (+0,1%) mentre lo 0,5% prevede Antonio Ingroia (-0,1%). Per il 7,6% ci sarà un pareggio (+0,7%) mentre il 3,2% non sa o non è interessato (-0,4%).

Gli incerti e quelli che non voteranno sono al 38,1% (-0,7%).

Per il presidente di Tecné, Carlo Buttaroni “si riduce ancora la distanza tra la coalizione di Bersani e quella di Berlusconi, oggi di 8,5 punti percentuali, rispetto ai 14 del 2 gennaio e all’ampiezza massima di 15,9 punti registrata l’8 gennaio. Il recupero del centrodestra sul centrosinistra è determinato da una serie di fattori: un calo dei consensi al Pd e i partiti minori della coalizione di Bersani che non compensano la dinamica negativa, mentre sul fronte opposto sono proprio i partiti alleati del Pdl a determinare il saldo positivo. Nel complesso, le dinamiche attive sembrano caratterizzarsi più per fattori di tipo strutturale che di natura congiunturale. Non è cioè il “giorno per giorno” che determina le oscillazioni, quanto la ricomposizione su valori tradizionalmente espressi in Italia. Anche il “chi vincerà le elezioni” registra questo movimento dell’opinione pubblica. Peggiora, infatti, per Bersani e Monti e migliora per Berlusconi”.

METODOLOGIA Dal punto di vista metodologico, ciascuna indagine viene realizzata con metodo c.a.t.i. (interviste telefoniche assistite da computer) su un campione di 600 casi, articolato per area geografica, ampiezza centri, sesso e classi d’età. Il campione è auto-implementante, nel senso che implementa, con ciascuna rilevazione giornaliera, il campione settimanale. I dati che la sociologia del voto si basano sui complessivi 3000 casi rilevati nel corso della settimana.



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