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Come ricostruire l’economia partendo dal mattone

La filiera dell’immobiliare ha perso negli ultimi anni 500.000 posti di lavoro, il numero delle compravendite di beni immobili è sceso dalle 850.000 unità del 2006 alle 480.000 del 2012, nell’ultimo anno la pressione fiscale sugli immobili è diventata la più alta d’Europa, l’erogazione del credito alle famiglie per l’acquisto della casa è ormai una chimera. Questi i dati emersi dalla Manifestazione nazionale per il rilancio dell’immobiliare, organizzata da Fiaip (Federazione Italiani Agenti Immobiliari Professionali) che ha fotografato un comparto economico che vale il 20% del Pil.

Riduzione della pressione fiscale sugli immobili, semplificazione fiscale ed eliminazione degli Enti inutili. Sono alcune delle proposte che la Federazione italiana degli agenti immobiliari italiani presenta alla politica. “Procedere con un piano di rilancio del settore immobiliare è quanto mai necessario visto che le politiche recessive, messe in atto per tamponare i buchi del bilancio statale, non potranno durare in eterno – afferma il presidente della Fiaip, Paolo Righi -. La scelta obbligata, che chiunque governerà l’Italia nei prossimi anni dovrà mettere in atto, è quella di riformare completamente la costosa struttura che governa il nostro Paese, lasciando spazio all’iniziativa privata e creando opportunità per coloro i quali vogliano scommettere sulle proprie capacità”.

Per la Fiaip “senza il rilancio dell’economia in generale, e del settore immobiliare in particolare, l’Italia sarà risucchiata dal vortice della decrescita. Affrontare oggi le questioni dell’economia reale esclusivamente dal punto di vista ideologico, non potrà che procurare ulteriori danni al nostro Paese. L’Italia per crescere ha bisogno di liberare risorse di carattere sia economico che intellettuale; risorse ed energie che attualmente sono soffocate da una pressione fiscale intollerabile, che toglie la speranza agli imprenditori e impedisce la sopravvivenza dei lavoratori dipendenti”.

“Il settore immobiliare, nel suo insieme, ricomprende tutti gli aspetti dell’economia, ha forti incidenze nel settore turistico, è la base per lo stabilimento di imprese industriali straniere, è fonte di lavoro per le Pmi, per le professioni intellettuali, settore dell’arredamento, del design e tanto altro, quindi descrivere questo comparto come improduttivo perciò è quanto mai sbagliato”, spiega la Fiaip.

Tra le altre proposte c’è l’eliminazione della tassa sulla prima casa, la revisione della Legge sulle locazioni, il no a nuove costruzioni, nuove regole per facilitare l’accesso al credito per l’acquisto della prima casa e per facilitare l’acceso al credito immobiliare per mezzo dell’agente immobiliare, la lotta all’evasione fiscale e all’abusivismo professionale.



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