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La versione di Vincenzo Visco che su Mps scarica Mussari

Vincenzo Visco scarica definitivamente Giuseppe Mussari. “Il Monte dei Paschi di Siena non è un problema del Pd. E’ un problema di Siena. E l’unico a provare a fare qualcosa a scardinare e correggere i guasti di questa commistione tra società civile, politica e la banca, sono stato io quando da ministro commissariai la Fondazione per costringerla a modificare lo Statuto. Poi firmai il decreto per impedire al suo presidente, Pierluigi Piccini, di diventare presidente della banca”.

La ricostruzione è dell’ex ministro del Tesoro Vincenzo Visco, che, in una intervista al Corriere della Sera, ricorda di essere stato “attaccato in modo durissimo, anche dal senatore di Siena del partito, Franco Bassanini, con il quale da allora i rapporti sono piuttosto freddini…”. Da Roma, aggiunge, “lavoravamo per spezzare questo pericolosissimo legame” tra enti locali e Mps e “sul momento riuscimmo a impedire l’operazione Piccini, che era clamorosa”.

Poi “perdemmo le elezioni, cambiò governo, la città nominò Giuseppe Mussari alla guida della Fondazione” e fu “molto peggio” perché “Mussari di lì a poco passo” dalla Fondazione alla Banca in una situazione di evidente conflitto di interesse. Sono sicuro che se ci fosse stato ancora Mario Draghi al Tesoro quell’operazione non sarebbe stata accettata, non sarebbe passata”.

Per Visco, che ricorda l’ottimo rapporto che aveva Mussari anche con Giulio Tremonti, “quando ci sono in ballo queste cose qui, certe operazioni, le appartenenze politiche diventano quasi sempre molto, molto lasche”.



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