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Beppe Grillo contestato al grido di “Fascista”

Beppe Grillo è stato contestato in piazza a Livorno dove poco dopo le 17 è iniziato il suo comizio: appena presa la parola dal pubblico un gruppo di ragazzi che ha acceso dei fumogeni, esposto uno striscione e intonato un coro dando al leader del Movimento 5 Stelle del “fascista”.

“Perché non viene uno di voi a parlare qua? Vi do il microfono”, ha immediatamente replicato il comico genovese. “Siamo in democrazia”. Quindi ha aggiunto: “Vi riparate nei centri sociali, dite delle cose di cui non sapete nulla sullo sviluppo di questo movimento che non è di destra o di sinistra ma sopra le ideologie. Questo è un paese antifascista, io sono antifascista”.

Grillo ha chiarito quindi ancora una volta quella che era stata definita un’apertura a Casa Pound: “Per entrare nel movimento ci sono quattro regole: devi essere incensurato, non devi essere iscritto né a partiti né a movimenti, non devi aver fatto più di una legislatura, devi essere residente nel posto dove vuoi governare. Siamo un movimento aperto, che non ha ideologie, poi se uno entra ed è fascista e dimostra di essere un violento viene escluso immediatamente. Un mese fa è entrato un massone, lo abbiamo accettato perché aveva i requisiti, poi ci siamo accorti che era un massone e la base lo ha cacciato”. Infine, ancora rivolto ai contestatori ha concluso: “Siete vittima di ideologie perché sulle banche e sullo Stato diciamo le stesse cose…”



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