Skip to main content

L’Agenda per il prossimo governo dettata dall’Antitrust

Tenere alta la guardia sulle liberalizzazioni e intervenire su energia, benzina e ordini professionali. E’ una sorta di “Agenda-Antitrust” quella che il presidente dell’Authority, Giovanni Pitruzzella propone a chiunque vinca le prossime elezioni.

Il nodo liberalizzazioni

Parlando a Radio1 Rai delle misure di privatizzazione, liberalizzazione e concorrenza, afferma: “C’è ancora molto da fare e innanzitutto occorre non fare dei passi indietro: le liberalizzazioni e le privatizzazioni urtano degli interessi particolari e già ci sono delle reazioni, per esempio nel campo delle professioni e degli ordini professionali. Quindi bisogna tenere alta la guardia”.

“Dopo di che ci sono altri settori sui quali intervenire – prosegue Pitruzzella – e penso alle liberalizzazioni nel campo dei trasporti, in particolare quelli pubblici locali e quelli ferroviari regionali, per garantire i pendolari; agli ulteriori interventi che vanno ancora fatti nel settore dei distributori di carburante, dell’energia e degli ordini professionali. Tutte misure a costo zero che servono a stimolare la crescita e a tutelare i consumatori”.

L’attivazione dell’Autorità dei Trasporti

Nei primi 100 giorni del nuovo governo, chiunque vinca le elezioni, si inserisca tra le misure urgenti la nomina e la piena attivazione dell’Autorità dei Trasporti. “Nei primi 100 giorni, immediatamente, senza perdere tempo, va istituita l’Autorità – spiega – i trasporti sono un settore nevralgico per la crescita, non solo per le ferrovie ma anche nel campo ad esempio dei servizi autostradali”. “Occorre un regolatore indipendente per favorire la concorrenza – sottolinea Pitruzzella – l’Autorità già prevista dalla legge va immediatamente attuata”.

Il tema delle fondazioni bancarie

Secondo Pitruzzella il peso delle fondazioni bancarie nell’azionariato degli istituti di credito “è un grande problema che va affrontato con coraggio“, rispondendo alla domanda su come rendere più concorrenziale e trasparente il settore bancario e se non sia auspicabile l’ingresso di altri investitori nelle banche italiane per ridurre il peso delle fondazioni. “In questa legislatura è stata introdotta una norma che ha impedito alle stesse persone di sedere nel cda di istituzioni bancarie e finanziarie concorrenti – ha evidenziato Pitruzzella – però, accanto all’applicazione piena di questa norma, va fatta pure una riflessione seria, come dimostrano anche i fatti di questi giorni, sul ruolo delle fondazioni bancarie. Occorre rafforzare i criteri che rendono trasparenti le nomine, sia nelle fondazioni bancarie, sia poi a loro volta nell’esercizio che le fondazioni bancarie fanno nel loro potere di azionisti. Occorre poi rendere trasparenti, tali da garantire la stabilità del patrimonio, i criteri di gestione dei patrimoni delle fondazioni”.

Il ruolo di Bankitalia e lo scandalo Mps

“Posto che le fondazioni hanno avuto sicuramente un ruolo nella stabilizzazione del nostro sistema finanziario – spiega – probabilmente i nostri istituti di credito richiedono ulteriori processi di capitalizzazione e l’attrazione di nuovi investitori diversi dalle fondazioni è una cosa di grande interesse e importanza”.
Il presidente dell’Antitrust più in generale, parlando del settore bancario italiano nel suo complesso dopo le polemiche e i dibattiti suscitati dallo scandalo Mps, ha concluso: “Va detto che la Banca d’Italia ha sempre operato in modo assai efficiente come riconosciuto a livello internazionale, però certamente tanto va fatto ancora per rendere il settore bancario più concorrenziale e trasparente”.

 



×

Iscriviti alla newsletter