Gianni Boncompagni è morto nella sua casa romana il giorno di Pasqua, domenica 16 aprile. Martedì, in via Asiago, è stata allestita la camera ardente. In tanti sono passati per dare l’ultimo saluto all’artista aretino. Dal suo grande amico Renzo Arbore alla sua compagna, di vita e di lavoro, Raffaella Carrà. Erano presenti Irene Ghergo, la sua storica autrice, Nino Frassica, Marco Travaglio, Enrico Mentana, Ambra Angiolini, Claudia Gerini e Isabella Ferrari.
È stato un autore e regista televisivo molto apprezzato dal grande pubblico. Negli anni Settanta e Ottanta ha lavorato in Rai, per lungo tempo al fianco di Raffaella Carrà, per poi passare, negli anni Novanta, a Mediaset ideando un programma di grande successo come “Non è la Rai”.
Prima di debuttare in televisione, Boncompagni ha lavorato in radio, in coppia con il suo amico Renzo Arbore. I due hanno creato programmi di successo come Alto gradimento e Bandiera gialla.
In questo video, Arbore e Boncompagni, giovanissimi, sono i protagonisti di uno spot pubblicitario di una nota marca di abbigliamento maschile.
Nel 1977 Boncompagni debuttò in tv, sempre in Rai, con Discoring. Nel 1984 divenne autore e regista di Pronto, Raffaella?, con protagonista Raffaella Carrà, per dieci anni sua compagna nella vita. E l’anno seguente, autore e regista di Pronto, chi gioca?, programma condotto da Enrica Bonaccorti. Dall’87 al ’89 si occupò della realizzazione di Domenica In mentre nel 1991 si trasferì a Mediaset dove ideò “Non è la Rai”, trampolino di lancio per numerose showgirl italiane che diede la gloria ad una giovane e sconosciuta Ambra Angiolini.
Nel 1997 tornò in Rai come autore e regista del programma Macao, condotto nella prima edizione da Alba Parietti. Nel 2007 condusse per La7 Bombay e, nel 2008, tornò al fianco della Carrà, su Rai uno, come autore del programma Carramba che fortuna.