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La versione di Vegas su Mps

“Fino all’agosto 2011 da nessun documento contabile né da alcuna comunicazione inviata alla Consob emergono tracce di irregolarità. Nemmeno dal carteggio precedente proveniente dalla Banca d’Italia”. E’ quanto afferma in un’intervista al Messaggero sul caso Mps il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, che rivela come la Commissione abbia avuto i primi sentori che le cose non quadravano “il 2 agosto 2011, in seguito a un esposto anonimo che segnalava strane transazioni con soggetti esterni all’istituto. Si faceva il nome di Enigma e venivano ventilate ipotesi di riciclaggio”.

“Ci stupì – spiega Vegas – la rilevanza delle operazioni. Si trattava di transazioni per un totale di 3 miliardi in titoli di Stato poste in essere dalla banca con una sola controparte, vale a dire Nomua. Nell’esposto si parlava anche di vendita anomala di titoli strutturati. Nient’altro”.



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