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Quanto costa diventare ambasciatore degli Stati Uniti?

Diventare ambasciatore degli Stati uniti costa, e il New York Times ha provato a calcolare quanto.
Non esiste ovviamente un listino dei prezzi, ma chi ambisce a un posto di rappresentanza rilevante deve aprire il portafogli e finanziare la campagna elettorale di un candidato presidenziale, possibilmente quello vincente.

Come tutti i presidenti che lo hanno preceduto, Barack Obama ha riservato per amici e finanziatori circa il 30% degli incarichi diplomatici, spesso quelli in località affascinanti e sicure di Europa e Asia. Donatori e consiglieri partecipi del processo di selezione diplomatica hanno dichiarato che la competizione si fa, di volta in volta, sempre più dura, e che la rete di grandi finanziatori di Obama è talmente vasta che chiunque abbia donato, o raccolto per lui, meno di un milione di dollari, difficilmente potrà mai essere preso in considerazione.

Ufficialmente, è ovvio, non sono queste le caratteristiche che deve possedere un aspirante ambasciatore. Ma in uno studio pubblicato di recente, i ricercatori Johannes Fedderke e Dennis Jett, professori di relazioni internazionali alla Pennsylvania State University, hanno calcolato il prezzo giusto per ottenere un posto al sole.

Senza sorprese, lo studio ha rilevato che consiglieri e finanziatori dei presidenti sono stati spesso mandati a rappresentare gli Stati Uniti nei Paesi caraibici. Ma con Obama, i donatori hanno avuto maggiori possibilità di ricevere un incarico nell’Europa occidentale.

Il ‘costo’ di ogni località, anche in Europa, dipende dalla sua appetibilità ed è valutato dai ricercatori secondo diversi parametri: se diventare ambasciatore in Portogallo ‘costa’ 600.000 dollari, per ottenere l’incarico a Parigi potrebbero non bastare sei milioni di dollari. Diventare ambasciatore a Londra, invece, può costare 2,3 milioni di dollari. E per l’Italia?
Servono, a quanto pare, 2,8 milioni di dollari.



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