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Gli effetti dei raid francesi in Mali

Pesanti raid aerei sono stati lanciati dalle forze francesi contro postazioni di gruppi jihadisti nella regione di Kidal, nell’estremo nord-est del Paese, vicino alla frontiera con l’Algeria, dove è stato arrestato un alto esponente del gruppo Ansar Dine (Difensori dell’islam, ndr).

I bombardamenti hanno preso di mira “depositi logistici e centri di addestramento” dei gruppi radicali islamici legati ad al Qaida. Secondo esperti e fonti della sicurezza regionale, proprio in questa vasta zona di montagne e grotte attorno a Kidal avrebbero trovato rifugio i leader e i combattenti delle organizzazioni jihadiste, tra cui l’algerino Abu Zeid, uno degli emiri più radicali di al Qaida nel Maghreb islamico (Aqmi), e Iyad Ag Ghaly, capo di Ansar Dine, originario proprio di Kidal.

Ieri nella regione è stato arrestato Mohamed Moussa Ag Mouhamed, presentato come il numero tre di Ansar Dine. “Mohamed Moussa Ag Mouhamed, che ordinava di tagliare le mani (a Timbuctù), è stato arrestato da una milizia armata. E’ stato portato a Kidal”, ha annunciato una fonte della sicurezza maliana a Gao. La notizia è stata confermata da un funzionario del governatorato di Kidal, Abdoulaye Touré: “E’ stato l’ideologo di Ansar Dine a Timbuctù, la testa pensante dell’organizzazione. E’ stato arrestato a In Hallil, vicino al confine algerino da un gruppo armato alleato. È diretto a Kidal”.



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