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Terzi sferza l’Onu per l’immobilismo sulla Siria

Nel corso degli anni, le Nazioni Unite hanno dimostrato “di saper agire con efficacia come garante di pace e stabilità”, ma di fronte alla drammaticità della crisi siriana il Consiglio di Sicurezza dell’Onu si è distinto per il suo “immobilismo”. Queste sono le parole del ministro degli Esteri, Giulio Terzi, durante il suo intervento di apertura della riunione ministeriale sulla Riforma del Consiglio Onu che si svolge oggi alla Farnesina.

“Il successo della missione a Timor Est, la missione nel sud del Libano, il sostegno al completamento della transizione in Somalia sono solo alcuni esempi recenti in cui l’azione delle Nazione Unite ha contributo a ripristinare sicurezza, legalità istituzionale e stabilità”, ha spiegato il ministro.

Secondo Terzi, la cornice di legalità assicurata dalle Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza e il particolare impegno profuso per il raggiungimento di un ampio consenso hanno permesso alla comunità internazionale di intervenire in Mali “per far fronte alla minaccia del terrorismo e del crimine organizzato, con contributi forniti da tutti i principali stakeholders e organizzazioni regionali”.
Ma allo stesso tempo, ha insistito il titolare della Farnesina, c’è preoccupazione per “l’immobilismo del Consiglio di Sicurezza di fronte alla drammaticità della crisi siriana e ai suoi tragici risvolti umanitari”, immobilismo che potrebbe comportare un elevato costo politico per l’organizzazione, in termini di credibilità e capacità di assolvere in maniera efficace al proprio mandato”.



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