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Perché l’accorpamento delle Forze dell’Ordine voluto dai 5 Stelle è folle. Parla Gasparri

Maurizio Gasparri

L’accorpamento delle Forze dell’Ordine proposta dal Movimento 5 Stelle è “impraticabile e non conveniente”, ed è un’idea formulata da chi “non conosce questo mondo” ma ne ha solo una “visione teorica”. Il commento di Maurizio Gasparri (Forza Italia) sulla proposta pentastellata di fusione di Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria in un’unica Forza di Polizia è lapidario: non è praticabile né desiderabile.

Il Programma sicurezza del Movimento 5 Stelle è stato votato lo scorso mercoledì 31 maggio sulla piattaforma Rousseau. Gli iscritti si sono espressi su 5 punti (qui tutti i dettagli) e uno di questi riguardava proprio la riforma delle Forze dell’Ordine che gli iscritti hanno scelto di riorganizzare “accorpando Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria, e trasformando le attuali qualifiche esclusive di ciascun soggetto in nuove specialità in seno alla nuova ed unica Forza di Polizia”.

Ecco come ha commentato il programma grillino il vicepresidente del Senato Gasparri in una conversazione con Formiche.net.

COSTI ORGANIZZATIVI (E NON SOLO)

“Quelli del Movimento 5 Stelle non conoscono come funziona il settore e hanno una visione teorica impraticabile” per diverse ragioni. Gasparri spiega che “i costi organizzativi, le difficoltà pratiche di unire corpi con formazione e organizzazione così differenziata sarebbe impossibile e, alla fine, non conveniente”. “A fare una cosa simile aveva provato anche Matteo Renzi – aggiunge il senatore forzista – ma dopo essersi reso conto della sua impraticabilità aveva accorpato solo il Corpo forestale con quello dei Carabinieri pur di poter dire di aver ridotto il numero delle forze di polizia. Un obiettivo minimale considerato che il Corpo forestale dello Stato è composto da circa settemila persone”. Inoltre, spiega il senatore, il Movimento 5 Stelle non considera il diverso “status legale” delle varie formazioni. I Carabinieri e la Guardia di Finanza, infatti, sono corpi di polizia a ordinamento militare, mentre la Polizia di Stato è a ordinamento civile.

RAZIONALIZZAZIONE SÌ

Ma se un accorpamento non è né possibile né desiderabile, per Gasparri ci sarebbero altre vie per migliorare i diversi Corpi di sicurezza dello Stato: “Si possono fare interventi di razionalizzazione per evitare che tutti facciano tutto – spiega il senatore -, ci sono state nel passato sovrapposizioni, molto dipende anche dalla magistratura quando si avvale della polizia giudiziaria”. Tuttavia la razionalizzazione delle funzioni sarebbe un buon punto di partenza, seppure non semplice. La proposta del Movimento 5 Stelle, sostiene Gasparri, “sarebbe praticabile solo se sbarcassimo su Marte e dovessimo realizzare tutto da zero”. Ad aggiungersi alle ragioni di ordine organizzativo ed economico, l’ex ministro accenna anche a “storie e tradizioni che hanno un loro peso” all’interno delle diverse Forze dell’Ordine.

SICUREZZA PRIVATA

Le diverse Forze dell’Ordine sono state affiancate, ricorda Gasparri, anche dalle forze armate con l’operazione “Strade sicure” per rafforzare il controllo del territorio. “Il ministro Minniti ha parlato di potenziare i controlli in eventi come i grandi concerti, ma qui si parla di sicurezza privata di cui si devono, però, controllare gli standard”. “Le forme private – spiega il vicepresidente del Senato – sono integrative e non devono essere ostacolate e si devono inserire in un quadro più organico di intervento, come ad esempio nei controlli bagagli negli aeroporti, appaltati a privati da circa vent’anni”.



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