Intervista a margine della decima edizione del Forum della Comunicazione e dell’innovazione digitale 2017 organizzato l’8 giugno a Palazzo Lombardia a Milano da Comunicazione Italiana, in collaborazione con la Regione Lombardia e Microsoft Italia (qui tutti i dettagli dell’evento).
Patrizia Carrarini (in foto), direttore della comunicazione di Regione Lombardia ha aperto le porte del suo Palazzo al Forum della Comunicazione 2017. Perché avete deciso di dare ospitalità all’evento?
«L’abbiamo ospitato perché in questo momento recuperare comunicazione e interazione con tutti i nostri stakeholder e con i cittadini in generale, per noi è fondamentale. La Lombardia è la regione migliore d’Italia per molti motivi e per noi è fondamentale farlo sapere a tutti e in tutti i modi possibili. Così, anche da ricostruire il rapporto di fiducia istituzioni/cittadini logoratosi negli anni. D’altronde, se non ci riesce la Lombardia con tutti i suoi primati non vedo quale istituzione potrebbe riuscirci…».
In questo recupero che ruolo ha la digitalizzazione?
«La digitalizzazione è il futuro ma anche il presente, è un presente anche sfidante. Bisogna essere digitali con cognizione di causa. A noi consente di dis-intermediare laddove il panorama mediatico spesso e volentieri non solo non è favorevole ma nemmeno neutro nei confronti delle istituzioni che operano. Quindi, tramite la digitalizzazione si può arrivare direttamente ai cittadini».
Oltre ai social, dove Regione Lombardia è attivissima, avete da poco effettuato un restyling del vostro portale, perché?
«Innanzitutto preciso che non è stato un semplice restyling ma un rifacimento vero e proprio, a partire dall’infrastruttura hardware oltre che dal layout grafico. È stata un’operazione di cui vado fierissima. Abbiamo stravolto la nostra strategia sul web: da regione-centrici siamo diventati citizen oriented. Cioè abbiamo messo al centro l’utente che poi appunto è il cittadino: abbiamo suddiviso i contenuti secondo precisi target così da rendere la navigazione agevole. E abbiamo reso il portale visibile da ogni dispositivo mobile».
Quanto è importante per un’istituzione la reputazione?
«Molto, l’istituzione vive di reputazione. Ed evidentemente nel 2017 questa passa anche da Internet e dai social network».
E se la reputazione venisse attaccata dalle cosiddette fake news?
«Il tema è importante. Un’istituzione è garante dei suoi contenuti. Si può sbagliare, perché è umano, ma non si può dire cose che non sono compravate o comprovabili. Il rapporto di fiducia con i cittadini di cui parlavamo prima passa anche da questo tipo di attenzioni».
I cittadini per difendersi dalle fake news quindi cosa possono fare?
«Affidarsi alle istituzioni, appunto».