Quando ho appreso la notizia, ho creduto di aver capito male. Poi ho verificato, e sono rimasto prigioniero di un profondo sconforto.
Sarebbe stata decisa la dislocazione di un battaglione dell’esercito, specializzato in interventi in caso di calamità naturali, e chiamato a intervenire in larga parte del territorio nazionale, in caso d’emergenza, proprio a L’Aquila, cioè in piena zona sismica!
Ora, capisco il desiderio di dare un segno di vicinanza a un territorio colpito così duramente, ma le perplessità restano enormi.
Presenterò un’interrogazione al Ministero della Difesa (che anticipo qui) per sapere:
-se corrisponda a criteri di ragionevolezza dislocare un’unità d’élite in un punto di oggettivo pericolo;
-se almeno la caserma dove i militari saranno alloggiati sia antisismica;
-cosa possa accadere (facciamo lo scenario peggiore) in caso di evento sismico accompagnato da una nevicata massiccia (ciò che è successo l’inverno scorso): i soccorsi, da quella postazione, sarebbero agevoli? Mi pare difficile ipotizzarlo…
-se non sia più ragionevole dislocare uomini e mezzi in luoghi più sicuri e immediatamente collegati a porti, aeroporti e stazioni ferroviarie.
Domandare è lecito, rispondere è cortesia. Speriamo bene.