Dopo l’incriminazione in Australia per presunti abusi a danno di minori risalenti a una quarantina di anni fa, il Papa ha concesso un periodo di congedo al cardinale George Pell, segretario per la Segreteria per l’economia del Vaticano.
“Il porporato australiano è il più alto funzionario vaticano ad affrontare accuse penali di abusi sessuali su minori fino ad un’aula di tribunale. Uomo di fiducia di Papa Francesco, oltre che prefetto della Segreteria per l’economia è componente del C9, il consiglio dei cardinali voluto da Bergoglio per riformare la Curia romana”, ha scritto Andrea Mainardi su Formiche.net.
“Queste accuse sono oggetto di indagine da due anni, ci sono state fughe di notizie ai media, c’è stato nei mie confronti un character assassination senza tregua”, ha detto Pell durante la conferenza stampa che si è tenuta il 29 giugno in via della Conciliazione. Poi, con atteggiamento di sfida ha aggiunto: “Non vedo l’ora che arrivi il giorno in cui mi potrò difendere davanti alla corte. Sono innocente, le accuse sono false e considero l’idea stessa di abuso sessuale un crimine orribile” . (Qui il video del suo intervento).
Pell non si è mai sottratto agli interrogatori. Agli addebiti, lo scorso anno aveva però sempre risposto da Roma, sia in videoconferenza che rendendo dichiarazioni a poliziotti volati appositamente in Vaticano per ascoltarlo. Ora il 76enne, che accusa problemi cardiaci, ha deciso di tornare in patria. Non è chiaro quando il porporato lascerà Roma. Di certo è atteso in procura, alla Melbourne Magistrates Court, il 18 luglio (continua a leggere…).
(Foto: Umberto Pizzi e Imagoeconomica)