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Chi c’era al funerale di Joaquín Navarro-Valls. Le foto di Umberto Pizzi

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Marisa Pinto Olori del Poggio
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Marisa Pinto Olori del Poggio
Mariano Fazio
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Mariano Fazio
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Jean-Louis Tauran
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Jean-Louis Tauran
Navarro-valls
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Jean-Louis Tauran
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Jean-Louis Tauran
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Jean-Louis Tauran
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Jean-Louis Tauran
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Mariano Fazio
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Monsignor Paglia
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Mario Moretti Polegato
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Franco Tatò
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Angelo Becciu
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Angelo Becciu
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Angelo Becciu
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Angelo Becciu
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Angelo Becciu
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Jean-Louis Tauran
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Jean-Louis Tauran
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Angelo Becciu
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Angelo Becciu
Cardinal Giovanni Angelo Becciu
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Angelo Becciu
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Riccardi
Mariano Fazio
Navarro-valls
Cardinal Giovanni Angelo Becciu

Il funerale di Joaquín Navarro-Valls, la cui scomparsa è avvenuta nella serata di mercoledì 5 luglio nella sua casa romana a causa di un tumore al pancreas, si è tenuto il 7 luglio nella Basilica di Sant’Eugenio, in Viale della Belle Arti 10, a Roma. Mariano Fazio, vicario generale della Prelatura dell’Opus Dei, ha officiato la messa.

Navarro-Valls, nato a Cartagena in Spagna nel 1936, è stato dal 1984 al 2006 Direttore della Sala Stampa Vaticana ai tempi di due papi, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Precedentemente, all’inizio degli anni settanta, si era trasferito a Roma e collaborò con san Josemaría Escrivá nelle attività di comunicazione dell’Opus Dei.

Ecco come lo ha ricordato Benedetto Ippolito su Formiche.net:

“Ho conosciuto Joaquin Navarro-Valls quando sono arrivato a Roma nel 2001, seguendo alcuni seminari che teneva periodicamente. Poi progressivamente, malgrado la sua enorme autorevolezza e la mia giovane inesperienza, è nato un fecondo rapporto di collaborazione e amicizia restato immutato negli anni.

Le sue doti eccezionali erano, al contempo, professionali e umane. Non soltanto riusciva a capire al volo e perfettamente le persone, ma la sua esperienza di vita lo rendeva in grado di riprodurre generosamente quanto aveva fatto suo dalla frequentazione prima di San Josemarià Escrivà, fondatore dell’Opus Dei, e poi di San Giovanni Paolo II.

Nei molti anni che ho collaborato con lui non ha finito mai di stupirmi la fiducia che riponeva nelle persone con cui lavorava. Era consapevole certamente che la competenza e l’esperienza non si regalano né acquisiscono a buon mercato, ma esse possono e devono essere trasferite agli altri per dare veramente con il tempo il loro frutto. È questa la ragione per cui l’amicizia restava per lui la base preziosa dei rapporti professionali che sapeva far funzionare a dovere.” (continua a leggere…)

Ecco le foto del funerale, firmate da Umberto Pizzi.

(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata


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