Skip to main content

Addio a Enzo Bettiza, nobile e formidabile Barone dell’anticomunismo

Bettiza

Apprendo adesso della scomparsa di Enzo Bettiza, che per me è stato ben più di un insuperabile Maestro di giornalismo; lui rappresenta un “pezzo” importante della mia vita dato che fu lui, dopo avermi conosciuto in una cena a Gorizia, una vita fa, davanti a un piatto di “sarde in saor”, a spendersi con Montanelli per ingaggiarmi prima come corrispondente dal Friuli e poi per portarmi in redazione a Milano.

Io allora ero solo un ragazzotto di provincia che “voleva” fare il giornalista e tu eri invece già Enzo Bettiza, l’uomo che sapeva spiegare come nessun altro che cosa fosse stato il comunismo. Eppure mi trattasti già allora come un vecchio amico e collega. Grazie Enzo, oggi ti ricordo nell’unico modo in cui è possibile ricordarti: con il sorriso.

Ti chiamavamo tutti “il Barone” perché tale eri nel senso più umanamente nobile del termine: raffinato, bon vivant, fascinoso, oltre che leggendario tombeur de femmes e scrittore insuperabile. Grazie per avermi anche insegnato a essere com’eri tu: un “apolide” in tutto, senza bandiere e ideologie. Insomma, un uomo libero. Se sono quello che sono, e “come” lo sono, è in buona parte merito tuo.


×

Iscriviti alla newsletter