Mentre dalla Camera arriva il via libera alla legge che rende obbligatori i vaccini, infuria la polemica dei no-vax. Ieri un nutrito gruppo di manifestanti è sceso in piazza davanti a Montecitorio, urlando slogan minacciosi all’indirizzo dei parlamentari. Minacce peraltro non solo verbali: i deputati Pd Elisa Mariano, Ludovico Vico e Salvatore Capone, aggrediti, si sono rifugiati in un’auto che è poi stata presa a calci e pugni, e per sedare gli animi è stato necessario l’intervento della Digos.
I VIP FREE-VAX
Il popolo no-vax è numeroso e variegato. Comprende sia chi si oppone tout court alla somministrazione dei vaccini perché provocherebbero malattie e danni collaterali, sia i cosiddetti “free vax”, cioè chi è favorevole alle terapie ma ne contesta l’obbligatorietà imposta dal decreto Lorenzin. Un decreto che in questi giorni è stato modificato – e di molto ammorbidito – dal Parlamento, diminuendo le sanzioni verso gli inadempienti.
Fra chi contesta la legge non si trovano soltanto semplici cittadini: ci sono anche alcuni politici, magistrati, giornalisti e “vip” del mondo dello spettacolo.
IL SENATORE BARTOLOMEO PEPE
Va detto che i personaggi noti schierati apertamente contro i vaccini sono pochi. Fra loro spicca il senatore Bartolomeo Pepe, ex M5S e oggi esponente del Movimento Politico Libertas. Sostenitore di diverse teorie del complotto, Pepe ha recentemente dichiarato alla Zanzara: “Ci stanno imponendo dei vaccini criminogeni, dei Tso obbligatori che ci porteranno ad un aumento pazzesco delle reazioni avverse. Si può arrivare alla morte di un bambino”. Ha aggiunto che i vaccini sarebbero imposti “per controllarci”. Pepe è stato smentito dal conduttore David Parenzo che l’ha accusato di creare il panico “per due voti in più”.
IL GIUDICE FERDINANDO IMPOSIMATO
C’è poi chi si oppone al decreto Lorenzin per ragioni giuridiche, come il magistrato Ferdinando Imposimato (nella foto), presidente onorario della Cassazione. Di recente in una manifestazione a Roma, ha invitato a “non rispettare il decreto perché va contro la Costituzione. La Corte Costituzionale ha affermato che non si possono fare decreti quando si tratta di tutelare la salute dei cittadini”. Imposimato ha anche attaccato l’azienda farmaceutica Glaxo “condannata in tutto il mondo per violazione di norme penali e civili sulla salute”.
IL FILOSOFO DIEGO FUSARO
Critico anche il saggista e filosofo marxista Diego Fusaro, che ha partecipato anche al raduno free-vax dell’8 luglio a Pesaro. Fusaro sostiene che la questione dei vaccini coatti è “innanzitutto politica”. Per il filosofo lo Stato “è alla mercé del Capitale” e sarebbero gli enti privati, comprese le imprese farmaceutiche, “a dettare legge per tutelare i propri interessi”. Fusaro ha aggiunto: “Nel 2014 il Global Health Security Agenda, riunitosi a Washington nel 2014 ha deciso che l’Italia sarebbe stata apripista per i vaccini obbligatori, alla presenza del ministro della salute Lorenzin e al cospetto di Obama”.
I GIORNALISTI: GIANLUIGI PARAGONE E GIULIETTO CHIESA
Argomenti simili a quelli sostenuti da Giulietto Chiesa, giornalista ed ex eurodeputato prima dell’Alde poi del Pse, in questo video. A proposito di giornalisti, anche Gianluigi Paragone, pur dichiarandosi favorevole ai vaccini, ha puntato il dito sulle “opacità” nel sistema dei finanziamenti alla politica da parte di Big Pharma. C’era anche lui fra i free-vax a Pesaro.
POVIA, BRIGLIADORI E RED RONNIE
Così come c’era il cantautore Giuseppe Povia. Povia non si dichiara “personalmente contrario ai vaccini” ma, aggiunge “i medici (pro-vax, ndr) non mi convincono, perché non si capisce se siano pagati, se siano in buona fede o se abbiano paura di essere radiati. Per me 12 vaccini multipli e precoci non rispettano la dignità umana e dunque la legge (Lorenzin, ndr) non rispetta la Costituzione”. Povia è autore del brano “Liberi di scegliere”, l’inno dei free-vax, cantato anche a Pesaro.
Restando nel mondo dello spettacolo spicca poi la tesi dell’attrice Eleonora Brigliadori. Intervistata da Virus, si è dichiarata apertamente contraria ai vaccini. Non è la prima volta che le sue prese di posizione in campo sanitario fanno discutere. Basterà pensare a quando ha sostenuto di essere guarita dal tumore al seno con una pomata alla fitolacca, sconsigliando i malati dal ricorso alla chemioterapia. Sempre a Virus si registra un’altra uscita critica, quella di Red Ronnie, che ha definito “demenziale” l’obbligo di vaccinazione per i bambini.