Questa è la storia di un’onnipresenza politica, del voler essere sempre, ovunque, dappertutto. Parliamo di Matteo Renzi, che nell’ultimo mese sta girando l’Italia per presentare il suo libro – Avanti – di cui i giornali italiani hanno pubblicato numerose anticipazioni ancor prima che uscisse, secondo una tecnica ampiamente consolidata da Bruno Vespa a dicembre, quando di solito escono i suoi libri. Il volume di Renzi è uscito lo scorso 13 luglio e da quel giorno il segretario dem schizza come una pallina da flipper in lungo e in largo per il Belpaese per presentarlo. E naturalmente ogni appuntamento diventa un’occasione politica per esternare sui temi del giorno. E fin qui tutto bene: uno può essere d’accordo o meno sulla strategia di comunicazione del leader Pd, ma è quasi normale amministrazione.
A un certo punto del suo tour, però, Renzi si accorge di una manifestazione letteraria che ha successo e visibilità: Capalbio Libri, organizzata come tutti gli anni in questo periodo nel borgo maremmano in provincia di Grosseto, luogo di vacanze di molti personaggi noti, specie della cosiddetta sinistra radical chic. Capalbio Libri quest’anno è andata in scena per una settimana, da sabato 29 luglio a sabato 5 agosto. Ieri, dunque, era l’ultimo giorno, con la chiusura della manifestazione alle 19 con la presentazione del libro del direttore della Stampa, Maurizio Molinari, Il ritorno delle tribù. La sfida dei nuovi clan all’ordine mondiale. Ecco però che a metà settimana arriva la novità: a Capalbio ci sarà anche Matteo Renzi per presentare il suo libro Avanti, che concluderà la rassegna sabato 5 agosto alle 21.
Da alcune fonti veniamo a sapere che l’ex premier, tramite la sua casa editrice, la Feltrinelli, ha contattato gli organizzatori per farsi inserire in rassegna. Non sappiamo se Renzi avrà rosicato per la paginata del Corriere sull’appuntamento capalbiese di Dario Franceschini martedì scorso o magari per la visibilità riscontrata dalle parole dette, sempre in piazza Magenta, dal ministro dello Sviluppo Carlo Calenda. Ma tant’è: il segretario dem ha voluto a tutti costi essere inserito nella manifestazione. Così è stato piazzato in fretta e furia sabato sera alle nove.
Gli organizzatori, però, negano. “Non sapevamo con esattezza quando il libro sarebbe uscito. Ma quando abbiamo avuto la certezza, abbiamo inserito anche Renzi. Lo abbiamo detto anche alla conferenza stampa di presentazione della rassegna, ma ormai il programma lo avevamo stampato e quindi è rimasto così com’è, senza l’appuntamento con Renzi”, racconta il direttore di Capalbio Libri, Andrea Zagami. Peccato, però, che alla conferenza stampa per la presentazione della manifestazione, a metà luglio, Renzi non sia mai stato citato, come si può facilmente riscontrare negli articoli usciti su quotidiani e siti web: nel presentare la rassegna nessuno ha fatto riferimento a Renzi, che invece, se fosse stato citato, si sarebbe preso tutti i titoli dei giornali in quanto ospite più atteso. E invece nulla. Come nulla su Renzi compariva sul sito della manifestazione fino a tre giorni fa. Il libro di Renzi, inoltre, è uscito in libreria lo scorso 13 luglio e la notizia era nota dalla fine di giugno: se dunque si voleva coinvolgere l’ex premier nella rassegna capalbiese, ce n’era tutto il tempo.
Ad avvalorare la tesi dell’ingresso all’ultimo minuto su richiesta esplicita del segretario dem c’è anche il fatto che all’inaugurazione della rassegna, sabato scorso presenti Marco Damilano, Enrico Mentana e il ministro della Difesa Roberta Pinotti, nessuno sapeva della prossima venuta di Renzi.
Detto questo, gli organizzatori hanno fatto bene ad assecondare il desiderio di partecipare del segretario del Pd, fatto che ha scatenato un clima da evento all’ultimo giorno della manifestazione, assicurandole ancor più visibilità. Fa però sorridere la smania di Renzi di apparire sempre e dovunque. Anche dove non era stato invitato. Autoinvitandosi