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Serzh Sarkisian è favorito alle presidenziali in Armenia

In segno di protesta, un cittadino armeno oggi ha ingoiato la scheda elettorale regolarmente ritirata a un seggio della capitale Erevan per esprimere la sua preferenza tra i candidati a capo dello Stato. La notizia è stata riferita dall’agenzia Interfax.

“No al regime criminale!”, ha gridato l’uomo, che aveva preso il bollettino elettorale e si era appartato in una delle cabine, come da prassi per il voto. Poi si è letteralmente “mangiato” la scheda. L’elettore è stato identificato come A. Minusian.

L’Armenia elegge oggi il suo nuovo presidente, con la conferma di Serzh Sarkisian per un nuovo mandato data praticamente per certa. Si tratta comunque di un test cruciale per la democrazia in questa repubblica ex sovietica dove le presidenziali del 2008 furono seguite da sanguinosi scontri. E dove la campagna elettorale per il voto del 18 febbraio è stata segnata dall’attentato ad uno dei candidati, rimasto ferito.

Sarkisian, 59 anni, corre contro altri sei aspiranti presidenti con la consapevolezza di essere il grande favorito e promette elezioni “libere e giuste”. “Il Paese ne ha bisogno come dell’ossigeno. E oggi disponiamo di tutti i mezzi per organizzare le migliori elezioni possibili”, ha dichiarato.
Le tre principali forze di opposizione, che hanno 48 su 131 seggi in parlamento hanno boicottato l’appuntamento e non vi sono candidati in grado di fare davvero concorrenza a Sarkisan, che gli ultimi sondaggi danno tra il 61% e il 69% delle preferenze. Secondo l’istituto Gallup, il suo principale rivale, Raffi Ovanissian, ha l’11% delle intenzioni di voto, mentre per l’istituto russo Vtsiom raccoglierebbe il 27%.



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